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La macchina del tempo di Avril Lavigne

L'artista canadese ha pubblicato il nuovo album e sembra il 2002: c'è il sole, in televisione c'è TRL e va tutto bene

La macchina del tempo di Avril Lavigne

Avril Lavigne. Foto: press

Avril Lavigne ha solo 37 anni e a volte mi chiedo come sia possibile. Vent’anni fa era già famosa e, incredibilmente, aveva pure la stessa faccia. Dna della madonna? O forse è stata sostituita, come sostenuto da alcune teorie pazze, in stile Paul McCartney. Chissà. C’è da dire che, se non diventi completamente esaurito dopo che diventi famoso da giovane, se sopravvivi a due matrimoni (uno con il cantante dei Nickelback, l’altro con quello dei Sum41), e se superi pure la Sindrome di Lyme, be’, qualcosa dev’esserci. Chiamatelo come volete.

La mossa più grande comunque Avril l’ha compiuta non facendosi dimenticare. Oggi esce il suo nuovo disco, Love Sux, il settimo. Facendo il giro largo potremmo dire che, se siamo qui a parlarne è anche un po’ anche merito di TikTok, social in cui la Generazione Z prende cose successe 15 anni prima e le tratta come se venissero dallo spazio (incrociamo le dita per un revival di MySpace).

Così è successo al pop punk di quegli anni. Dagli All Time Low ai Paramore, con pezzi come Dear Maria, Count Me In o All I Wanted che tornano popolari tra chi all’epoca non aveva neanche i denti da latte. Nuova linfa, nuova SIAE (si chiama così anche in America?), e pure una nuova generazione di artisti che si ispirano a loro: Machine Gun Kelly, Willow Smith, Yungblud, JXDN, KennyHoopla, Waterparks, ma pure Olivia Rodrigo.

Roba che in Italia forse conosciamo poco, ma che negli States è the thing. E quindi eccola, Avril, che pubblica un disco che abbraccia completamente l’ondata che dicevamo prima, tutta chitarre, Vans e mascara per i capelli (sì, esiste).

Avril Lavigne - Bite Me (Official Video)

In un’intervista tra canadesi con Shania Twain per Apple Music, Shania chiede ad Avril: «A vant’anni dal tuo esordio stai pubblicando questo album che spacca il culo» (le scuole francesi si sentono tutte). La cantante risponde: «Grazie. E vent’anni dopo, al mio settimo album, scrivo ancora delle stesse cose».

Shania risponde: «Se funziona, perché cambiare? Questa sei tu». Forse ha ragione. Quella di Love Sux è proprio l’Avril del primo giro, prima anche dei capelli rosa e di quella canzone su Hello Kitty. Aggiungeteci che il disco è uscito per l’etichetta di Travis Barker, la DTA Records, e che nel singolo Bite Me c’è proprio Travis alla batteria. Nella traccia numero 10, poi, c’è un featuring con Mark Hoppus. Insomma, questo disco vi piacerà se avevate 15 anni quando è uscito Let Go, il suo primo album. Ma anche se li avete adesso e state su TikTok, allacciandoci al discorso di prima.

La domanda sorge spontanea: bisogna per forza evolvere, nel pop? Avril ci ha pure provato due anni fa con Head Above Water, uscito dopo che aveva superato un brutto problema di salute (la sindrome di Lyme, appunto). Ma credo che quel filone, su TikTok, non sia ancora arrivato. Questione di tempo. Due anni dopo quindi eccoci qui, a cantare di quanto l’amore faccia schifo.

C’è un’età per smettere di fare i giovani? Non lo so. Perlomeno Avril giovane lo è stata davvero: ci sono le prove, c’è Sk8r Boi . Tutt’altro girone per quelli che invece giovani non lo sono stati mai, anche quando l’anagrafica era dalla loro. E che, magari dopo aver visto due episodi di Euphoria, si mettono i brillantini in faccia per sentirsi moderni. Ecco, di quelli non mi fiderei troppo. Ma di Avril mi fido. È il 2002, splende il sole, in televisione c’è TRL e va tutto bene.

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