La guida delle popstar all’inferno del dating | Rolling Stone Italia
Desiderio e disillusione

La guida delle popstar all’inferno del dating

Ecco come Sabrina Carpenter, Olivia Dean e altre cantano il caos degli appuntamenti romantici in un’epoca in cui la gente interagisce nelle app di incontri facendosi suggerire le frasi da ChatGPT

La guida delle popstar all’inferno del dating

Da sinistra, Jae Stephens, Olivia Dean, Sabrina Carpenter, Amber Mark

Foto: Anthony Nava (1); Lexie Moreland/WWD/Getty Images (2); Taylor Hill/WireImage (3); Sean Zanni/WireImage (4). Illustrazione: Matthew Cooley

Ad Amber Mark non spiaceva doversi presentare a un altro primo appuntamento, solo non si aspettava di dover rifare tutto da capo dopo una relazione durata sei anni. Quando la storia è finita è rimasta in buoni rapporti col suo ex tanto da imamginare assieme come sarebbe stato rimettersi in gioco. L’idea di rientrare nel mondo del dating si è rivelata decisamente migliore della realtà: se n’è andata dal quel primo appuntamento in lacrime.

«È stato triste», ricorda, «mi è venuto subito da fare paragoni con l’ex». Si è crogiolata nella tristezza ascoltando canzoni come I Get Along Without You Very Well (Except Sometimes) di Chet Baker e Everything Must Change di Randy Crawford. Ha trovato conforto anche in un’esperta di cuori infranti decisamente più giovane e che conosce personalmente da anni: Sabrina Carpenter.

Mark ha aperto con Olivia Dean lo Short n’ Sweet Tour di Carpenter. Ama particolarmente Opposite e Sharpest Tool, che parlano di ripensamenti e illusioni e rispecchiano le esperienze che lei stessa ha descritto nel suo ultimo album Pretty Idea: trovare l’amore, perderlo, riprovarci. È un disco allo stesso tempo sensuale, autodistruttivo e disperato. E fa parte di diritto dell’immaginaria Guida al dating per ragazze pop edizione 2025.

Quest’anno popstar più o meno grandi hanno raccontato la confusione tipica del dating con classe, sicurezza e sottile senso dell’umorismo. A volte hanno riso per non piangere. Sabrina Carpenter ha riunito in Man’s Best Friend le sue lettere dall’inferno delle relazioni, Olivia Dean ha tenuto in The Art of Loving una masterclass sull’amore con tanto di osservazioni antropologiche, senza dimenticare la Jae Stephens di Total Sellout.

I personaggi e le circostanze che hanno ispirato questi dischi sono molto diversi, ma sono accomunati dall’idea di resistere in un mondo sentimentale precario. Carpenter offre un riassunto preciso in When Did You Get Hot?. Pronta a rimettersi in gioco dopo che la semplice richiesta contenuta in Please Please Please (“Ti prego, non mettermi in imbarazzo, stronzo”) è stata ignorata e annuncia percià di essere alla “convention” dei potenziali amanti. È una specie di mercatino dell’usato dove puoi scovare pezzi unici e imperdibili. La domanda è: vale la pena rovistare fra tutta quella roba per trovarli?

Amber Mark - ooo (Official Visualizer)

«Il dating non è messo bene», ammette Mark. Secondo un recente rapporto della app di incontri Hinge il 52% di chi va agli appuntamenti si sente «in imbarazzo dopo essere stato emotivamente vulnerabile», mentre il 58% degli uomini della Generazione Z si affida all’intelligenza artificiale per farsi dire come conversare sulla app, contro il 40% delle donne. Nel novembre 2024 Bumble ha pubblicato un rapporto sulle tendenze del dating e ha previsto che il 2025 sarebbe stato «un anno di transizione in cui le donne avranno le idee chiare su ciò che vogliono e su ciò che non sono più disposte a tollerare». È una frase che descrive molte canzoni pop uscite in questi ultimi mesi.

“La mia analista dice che rinuncio all’amore troppo in fretta”, canta Stephens in Choosy. «Non l’ho scritta con l’intenzione di rompere con il mio ragazzo», racconta, «ma, cazzo, è proprio quel che è successo una settimana dopo». Il dolore per la rottura non è durata a lungo. È stato detto che gli uomini delle sue canzoni sono partner usa e getta, anche se forse il termine corretto è inessenziali. «Sono come gli autobus», dice citando un verso di Boyfriend Forever in cui invita ad aspettare cinque minuti finché “ne passerà un altro”.

È bene ricordarselo in un momento in cui le donne mettono in discussione la propria autostima basandosi su algoritmi di app che hanno dato agli uomini una falsa illusione di facile accesso o che trasformano i loro appuntamenti disastrosi in contenuti da raccontare su TikTok. In ogni caso, pare che nel dating non contino più sentimenti come compassione ed empatia. Dean ci pensava mentre registrava The Art of Loving, un disco che spera (lo ha detto a Elle) faccia riflettere gli ascoltatori «sull’amore, sul ruolo che ha nelle nostre vite e su come si trattano le persone. Ma riguarda soprattutto il modo in cui tratti te stessa».

Dice che ci dovrebbe essere più tenerezza e che quel che succede agli appuntamenti non dovrebbe mai andare contro i tuoi principi. A giudicare dalle canzoni di Mark (31 anni), Stephens (27), Dean (26) e Carpenter (25) pare che tutte ci sperino, solo che hanno smesso di credere alle favolette sull’amore. Hanno fatto esperienza di rapporti difficili, di gente che si impegna poco, di relazioni che si sgretolano perché non sono basate su un vero sentimento di amicizia o almeno di affetto.

Di accontentarsi non se ne parla. Dean lo dice in So Easy (To Fall in Love), un pezzo in cui canta che chiunque sarebbe fortunato ad amarla e ad essere ricambiato da lei. Carpenter esclude un ritorno di fiamma in Goodbye, ma solo dopo essere tornata sui suoi passi in We Almost Broke Up Again Last Night. Stephens tiene aperte tutte le opzioni in SMH, mentre in Ooo Mark incoraggia la persona che incontra a farsi avanti prima di perdere una buona occasione. A quanto pare nel 2025 l’autostima e il desiderio di crescita personale spingono a lasciarsi alle spalle le situationships.

Olivia Dean - Nice To Each Other

«L’amore e il dolore sono stati cantati mille volte», dice Amber Mark, «ma è sempre bello capire come possiamo rendere in modo personale quello che resta un aspetto fondamentale del nostro essere». Alla fine di Pretty Idea si fa una domanda: “Sei stato solo una lezione sull’amore e il rifiuto?”. Non ha una risposta definitiva, ma se non altro le è stato utile condividere le sue storie sul palco con Dean e Carpenter. «Sabrina è molto schietta su quanto può essere infernale uscire con qualcuno e mi ci riconosco. Invece Olivia ha un approccio più tranquillo e quindi ha su di me un effetto calmante».

In My Man on Willpower, Carpenter usa il tono satirico che la contraddistingue per descrivere la commedia romantica e dark raccontata nell’album Man’s Best Friend. La situazione è talmente grave, spiega in Tears, che l’idea che un uomo sia anche solo responsabile inizia a essere afrodisiaca. «Le donne sono spinte a esprimersi in un certo modo e a porsi in una certa maniera», ha detto Carpenter a proposito della scelta di ricorrere al sarcasmo per comunicare verità difficili. «E invece ho capito che essere assertive o sapere che cosa si vuole non ci rende brutte persone».

Quando in Nice to Each Other Dean canta che non vuole un fidanzato, non lo fa perché è insensibile, ma perché è sicura di sé. Dopo aver scartato l’idea di una relazione, continua comunque a flirtare. «C’è un senso di liberazione che le persone hanno colto. È quasi un moto di ribellione. In quanto donne, siamo sempre condizionate a pensare che dobbiamo cercare, pianificare e investire tempo ed energie nei rapporti». Nel disco canta che l’amore non è mai sprecato quando è condiviso, ma a quanto pare è diventato molto meno appagante di una volta.

A novembre l’edizione britannica di Vogue ha pubblicato un articolo intitolato “Is Having a Boyfriend Embarrassing Now?” in cui ci si chiede se avere un fidanzato sia diventato addirittura imbarazzante. L’autrice racconta che alcune donne evitano di mostrare online i propri partner per paura di apparire come delle sfigate ossessionate dai fidanzati. E questo in un tempo in cui le single si godono la libertà di non essere vincolate da aspettative tradizionali. L’autrice del pezzo, Chanté Joseph, ha involontariamente dato il via a un dibattito durato giorni e alimentato almeno in parte da opinioni reazionarie di chi non è andato oltre il titolo. Ma del resto il pezzo racconta un aspetto del dating che è sempre più difficile ignorare.

«La gente mi taggava chiedendomi se ero io l’autrice dell’articolo», racconta Jae Stephens. «Certo che no, rispondevo. Poi l’ho letto ed effettivamente sembrava parlare di me. La persona con cui esci dovrebbe essere la cosa meno interessante di te». Stephens ha frequentato uomini che erano insicuri perché non apparivano mai sui suoi social, che lei riserva alla promozione della musica e alla rappresentazione di sé. Non sono durati a lungo, quegli uomini. «Bisognerebbe essere sinceri quando si ha un rapporto, solo che la mia sincerità non era accettata da queste persone, ma va bene così. Forse non hanno tutti i torti, ma probabilmente non dovrebbero frequentare una pop star».

In un secondo articolo Joseph ha raccontato le offese ricevute per lo più da uomini. «Probabilmente hanno letto il pezzo come una minaccia a un sistema che storicamente li ha favoriti. Se un tempo avere un uomo era considerato un premio ambito, ora molte donne si stanno chiedendo se debba essere ancora così ed è inevitabile che risulti destabilizzante». Stephens non ha frequentato cattive persone, solo uomini un po’ irritanti. «E mi piace dirlo ammiccando e con un sorriso. Io e i miei bisogni veniamo prima di un uomo che non sembra preoccuparsi granché di me».

Sabrina Carpenter - House Tour (Official Lyric Video)

Anche reindirizzare le emozioni negative prima che mettano radici è un talento. Magari, dice Stephens a proposito delle sue canzoni, «possono offrire agli altri una diversa prospettiva». E ispirare sicurezza in sé. Ora, con l’avvicinarsi del nuovo anno, Stephens sta dicendo addio a incertezze e ripensamenti. «Mollate l’iperanalisi e tornate ad apprezzare l’intuizione e le sensazioni di pancia». Anche Mark ne ha abbastanza e nel nuovo anno non si farà più prendere dall’ansia legata agli appuntamenti. Anche in questi quattro dischi non mancano pezzi sul fatto che incontrare nuove persone dovrebbe essere divertente, da House Tour di Carpenter e Man I Need di Dean a Let Me Love You di Mark e Afterbody di Stephens. Quando però gli attacchi di panico prendono il posto delle farfalle nello stomaco è il momento di alzare i tacchi.

Questi dischi affrontano emozioni forti e si confrontano con relazioni ed esperienze che possono incidere profondamente sull’auto-percezione. Rafforzano l’istinto di autoconservazione e la fiducia in sé, senza però abbandonarsi al cinismo. L’amore è ovunque e non c’è bisogno di accontentarsi di una cosa che gli somiglia vagamente.

Jae Stephens - Boyfriend Forever (Official Video)

Da Rolling Stone US.