Julian Casablancas è tornato alle origini con ‘Did My Best’ | Rolling Stone Italia
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Julian Casablancas è tornato alle origini con ‘Did My Best’


Il nuovo singolo dei Voidz, prodotto da Mac DeMarco, è una botta di nostalgia da inizio millennio, esattamente quello che vogliamo dal frontman degli Strokes

Julian Casablancas passerà il resto del suo tempo sul pianeta Terra rispondendo a domande sui primi due album degli Strokes. Questo è il prezzo che deve pagare chi scrive musica che cambia la vita delle persone, ma non c’è da biasimarlo se le domande su quello che ha fatto a vent’anni lo irritano un po’. A volte scappa il più lontano possibile da quel suono, come nell’assurdo prog-noise dell’esordio della sua nuova band, i Voidz; altre, invece, si lascia andare e regala un po’ di quella vecchia magia da Mercury Lounge, com’è successo nella canzone più bella del secondo album dei Voidz, uscito nel 2018. Ma c’è una terza possibilità, una nuova strada che ha iniziato a percorrere con Did My Best, il nuovo singolo del gruppo. È una ballata dolce e ubriaca che parla proprio di quant’è stanco di chi si aspetta che scriva canzoni come questa.

“Let me tell you a story about the hazy good old days”, annuncia con un timbro consumato alla Lou Reed. La melodia malinconica che segue è una sintesi perfetta del vintage Casablancas. Canta di nostalgia, anche se all’inizio è difficile capire cosa voglia dire: “Now nobody cares about the days of old/Take a quick picture, then you run home”, si lamenta, poi aggiunge: “Oh, mama, how I miss those days”. Ma gli mancano davvero? È solo alla fine del pezzo, dopo una parte con l’autotune, un assolo di chitarra e una strana sezione “poetica” che parla di una strega e una mela avvelenata, che Casablancas getta via la maschera e svela cosa pensa davvero. “I never think about this days everyone’s talking about / They were the best, I guess”, canta attraverso un effetto vocale che non può non ricordarvi la vostra vecchia copia di Is This It. “You say you like the way I dress / It gets really old”.

Di recente, Casablancas ha detto a Rolling Stone che Did My Best parla di “nostalgia e di come fottersene completamente”. Alle orecchie dei fan, il brano non è altro che un modo per ricordare quanto sia incredibilmente bravo a scrivere questo particolare tipo di canzone rock, anche se farlo non gli interessa più granché. Ma allo stesso tempo suggerisce anche un futuro promettente. Casablancas e i Voidz hanno registrato Did My Best nello studio-garage di Mac DeMarco, e il brano è più che influenzato dal sottovalutato (e più triste del previsto) ultimo LP del cantautore. È troppo sognare un album di canzoni lo-fi dei Voidz prodotto dal cowboy canadese?