Diario da un tour nell’emisfero est del mondo | Rolling Stone Italia
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Diario da un tour nell’emisfero est del mondo

Sgamo è un dj pugliese, oramai local celebrity di Milano. Da quasi un mese, e fino al 20 gennaio, sta suonando in alcuni dei migliori club di Asia e Oceania, e ne abbiamo approfittato per farci portare in giro con lui tra India, Malesia e Australia e farci raccontare la vita in tour

Diario da un tour nell’emisfero est del mondo

Sgamo in consolle a Sydney

Foto: Connor Sprague

Ciao Rolling Stone, mi trovo qui ad una dozzina di migliaia di chilometri da casa mia. Che alla fine casa mia non è neanche Milano, e questa cosa l’ho capita proprio quest’anno. È proprio vero che con il duro lavoro e una visione ampia si può arrivare oltre ogni confine. È così che a distanza di cinque anni da quando ho lasciato Bari e la Puglia, sperando che Milano diventasse il palcoscenico della mia creatività, sono riuscito a dar forma ad un concept di eventi che mette sulla mappa alcuni talenti provenienti da una scena musicale fatta di gente appassionata che unisce culture e generi senza rinchiudersi negli stereotipi dettati dal mercato mainstream. E di conseguenza a questo sono riuscito a posizionare l’Italia sulla mappa di una scena underground con rami in tutto il mondo ma che ignorava completamente la nostra esistenza.

Dopo aver rifiutato proposte interessanti per lavorare al fianco delle major italiane come A&R, consulente o forse sarebbe meglio dire babysitter, ho ripreso in braccio la sicurezza in me stesso e nel mio talento, e con il cuore pieno di speranza ho cercato di farmi spazio in un mercato globale, pur arrivando da una nazione in cui non esiste neanche un’industria locale che mi poteva supportare. Il mio piccolo bambino si chiama wegoing.sound ed è lui ad avermi dato l’energia per costruire le reti su cui ho appoggiato tutti i miei viaggi per suonare quest’anno. Che si tratti di Canada, Messico, Olanda, USA, Germania, Argentina o Portogallo, Francia, Svezia… la lista è molto lunga. Quest’anno ho imparato che puoi arrivare davvero dappertutto partendo dalla tua stanzetta anche quando hai 10 anni in più della maggior parte dei tuoi colleghi in tendenza. Quindi, quale esperienza migliore che è un tour di tutto l’oriente per concludere l’anno pieno di gratitudine? The hustle never stops!

INDIA – New Delhi

Arrivato a Delhi sono stato messo in contatto subito con le persone giuste. Questa città sa come prosciugarti, ma sono venuto qui per esplorare e non ho tempo per riposare. Vengo catapultato dall’aeroporto diretto su un rooftop superclean per il compleanno di Lush Lata, una dj locale che sta dando uno shape lustrato alla scena di qui, ha da poco suonato anche al Berghain. Il giorno dopo mi metto a cercare tra i local chi mi può portare in giro a capirne di più tra mercati, monumenti, templi. È un piccolo gioco che facevo anche io in Puglia appena presa la patente, c’erano i grandi concerti a Gallipoli e io ci portavo i turisti andata e ritorno con la mia Fiat Punto a Gas per racimolare qualche decina di Euro. Ad ogni modo questo è l’ennesimo payback moment di quest’anno e va benissimo così. La crew di Boxout conosce già il mio lavoro e io conosco il loro. La connessione è stata davvero naturale e ho sentito il rispetto della scena locale, soprattutto durante il mio set di chiusura, quando ho avuto intorno al dj booth alcuni eroi locali come Mo City, Madstarbase, Nash (ha già 3 Boiler Room all’attivo), i Memba di New York e DJ Habibeats di Los Angeles, il B2B a sorpresa fino al mattino è stata la ciliegina sulla torta, il pubblico era entusiasta durante lo show, i loro commenti sul mio “comportamento violento” alla consolle hanno dipinto quello che è successo senza filtri.

MALESIA – Kuala Lumpur

48H a Nuova Delhi e sono di nuovo in viaggio, stavolta verso la Malesia dove anche lì, così come per il resto del tour, lo show è organizzato da dj/promoter che fanno parte della community che si è alimentata su SoundCloud per anni. Saturday Selects, è una serie di eventi che già nel 2019 aveva portato a Kuala Lumpur nomi come Joe Kay (fondatore di Soulection), Jyoty, Jael, che continuando la programmazione con un radio show durante la pandemia ha guadagnato rispetto worldwide. Avendo costruito il tour da indipendente, non ci saranno date filler in club da table service e questo lo sapevo, infatti già da prima dell’annuncio sono stato contattato con grande entusiasmo dai dj e producer di molti dei posti in cui andrò, avidi e desiderosi di creare nuove connessioni. Nella nostra scena spesso l’hip hop è nelle radici, ma si vive la musica senza barriere di genere. Perciò vediamo in questi incontri la possibilità di rinforzare una scena globale, partendo dai punti di forza di un panorama local fatto di artisti e creativi a tutto tondo.

Il Sinderella sembra un bar tranquillo in centro città ma i ragazzi ci sanno fare davvero quando si tratta di fare tardi. In passato avevano già programmato eventi con alcuni dj di tutta l’Asia ma la mia è stata la loro prima festa con un guest intercontinentale e la loro ospitalità è stata insuperabile. La gratitudine della gente a fine set mi ha sopraffatto, ero lì a celebrare con i promoter e in tantissimi sono venuti a dirmi un sacco di cose belle, sapevano che cosa erano venuti a sentirsi, e tra i “non vedo l’ora” e i “grazie per questo” mi hanno riempito il cuore come poche volte quest’anno. Kuala Lumpur è un posto caldo, umido ma molto moderno, con un costo della vita bassissimo per un occidentale a causa del valore molto basso della loro valuta, la cucina malese è un insieme di tante culture (per ragioni economiche/politiche la Malesia è casa per Indù, Musulmani e Buddisti provenienti da tutto l’Oriente) per cui posso dire che ho fatto tap in nella loro cultura culinaria e sono partito per l’Australia con il cuore e la pancia piena.

AUSTRALIA – Melbourne e Sidney

Arrivo a Melbourne che è da poco l’alba, piove, fa freddo e onestamente non me l’aspettavo. Smilez è un grande, mi viene a prendere mi porta a fare un giro sull’Harbour ma con tutta quella nebbia sembra di stare ad Amsterdam o a Copenaghen, e io che volevo andare in giro in ciabatte! Il jet lag inizia a farsi sentire, lui indossa i panni dell’Angelo custode e visti gli orari ancora proibitivi per un check-in mi riempie di merendine locali e mi fa il letto della figlia dove collasso e mi sveglio ad un orario disumano. Andiamo a cena e poi corriamo al Section 8. La venue è iconica, all’aperto, un misto tra expat e locals cazzuti. Io suono per gli ultimi 90 minuti, la gente è aperta, vuole ascoltare di tutto. Poi un piccolo B”B finale. Mi emoziono un po’, assaggio il famoso vino australiano che mi piace molto e corro in hotel. Di lì a poco è già mattina e vado subito verso le Philip Islands dove tra un fish & chips e un pinguino in carne e ossa mi fermo a pensare a quanti km ho fatto quest’anno. Ad agosto ero in Messico a vedere le piramidi azteche, pochi giorni dopo davanti al tempio di Poseidone a pochi Km da Atene, e ora sto dando da mangiare a un canguro. Non so, posso decisamente ritenermi soddisfatto davvero dei frutti di questo lavoro. Niente da dire.

E così mentre sto ancora pensando a quanto la famiglia di Smilez sia perfetta, arrivo a Sydney e mi innamoro di un’altra coppia, sono ospite di Iresh e Ben. Lei nata a Milano, super attiva nelle community per proteggere la storia degli aborigeni attraverso la musica. Lui di origini marocchine, conosce a memoria i testi di Nipsey e gli anni di uscita delle Air Max. È ovviamente amore a prima vista. A Sydney ci sono più di 35 gradi, mangiamo italiano e facciamo il bagno nell’oceano. Due giorni di pace, condivisione e felicità poi finalmente un po’ di riposo e da lì e il turno di Nuvela. Il party co-hostato da Shantan Ichiban, conduttore di Triple J – una radio Australiana in cui durante la pandemia avevo suonato un’ora prima di uno show di Childish Gambino, e Xnywolf, probabilmente il dj locale più acclamato all’estero. I suoi remix, suonati da Skrillex, Jyoty e tanti altri pezzi grossi hanno fatto il giro del mondo e noto con piacere che la gente del posto li apprezza e riconosce. Il party va avanti fino a tardi, il mio set arriva per ultimo, in alcuni momenti sono strattonato da un backstage gremito di gente che sembra davvero stupita dalle routine che ho affilato in questi ultimi mesi in Europa. Musica finita, corro in aeroporto. Sarà un lungo volo ma domattina mi sveglierò nell’isola degli dei, Bali, per una settimana di vacanza. Prima di infilare una dietro l’altra Jakarta, Manila, Singapore, Shangai, Saigon e concludere il 2023 con 10 giorni da panico.

Le prossime date del tour:

22.12.23 INDONESIA – JAKARTA (POPPIN CLASS – CONTINENT)
23.12.23 PHILIPPINES – MANILA (KAMPAI)
27.12.23 SINGAPORE (OFFTRACK)
28.12.23 SINGAPORE (POTATO HEAD)
29.12.23 SHANGAI (ALL CLUB)
31.12.23 VIETNAM – SAIGON (PIU PIU CLUB)
06.01.24 SOUTH KOREA – SEOUL (HENZ CLUB)
12.01.24 JAPAN – OSAKA (BE MY GUEST – PURE)
19.01.24 JAPAN – TOKYO (BORN FREE – HARLEM)
20.01.24 THAILAND – BANGKOK (BLAQLYTE)

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