Che cosa ci faceva Josh Homme in uno studio di registrazione di Firenze? | Rolling Stone Italia
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Che cosa ci faceva Josh Homme in uno studio di registrazione di Firenze?

Lo abbiamo chiesto a uno dei fonici che hanno accolto il rocker e Troy Van Leeuwen dei Queens of the Stone Age al Koan Music Studio

Che cosa ci faceva Josh Homme in uno studio di registrazione di Firenze?

Troy Van Leeuwen e Josh Homme al Koan di Firenze

Foto: Koan Music Studio

La sera prima del concerto che i Queens of the Stone Age hanno fatto il 15 luglio a Pistoia, Josh Homme e Troy Van Leeuwen sono andati in uno studio di Firenze, il Koan, per una session di registrazione a due tra la sorpresa dei fonici che hanno avuto il compito di assisterli, Francesco Foderà e Andrea Cerrone. «Siamo stati contattati dalla loro tour manager» ricorda Foderà. «Penso che abbiano scelto il nostro studio perché non lontano dal loro albergo, e perché siamo aperti fino a tardi».

Attivo dal 2002, il Koan dispone di una sala di incisione e di quattro sale prova. Homme e Van Leeuwen sono arrivati verso le 22.30. «Sono stati molto cordiali, soprattutto Homme che si è presentato con un semplice “Hi, I’m Josh”», ricorda Foderà. «Hanno registrato un pezzo quasi folk, con voce, due chitarre acustiche e qualche inserto di chitarra elettrica. La mia impressione è che avessero la necessità di fissare delle idee che hanno avuto qui in tour. Sono arrivati con una versione molto grezza del pezzo sul telefono e l’hanno buttata giù da noi».

La canzone non è stata finita e il fonico non sa dire che si tratta di una cover o di un inedito. «Al termine della session hanno scelto le take migliori e verso l’una se ne sono andati ringraziandoci. Il giorno dopo ho spedito loro le tracce registrate e la cosa è finita lì. Solitamente, quando si presentano nomi come questi, vengono firmati accordi di non divulgazione, ma stavolta non è stato così, tutto si è svolto in un clima assolutamente spontaneo e amichevole».

Da un punto di vista discografico i Queens of the Stone Age sono fermi al 2023, anno in cui hanno dato alle stampe In Times New Roman…, disco che ha chiuso idealmente la trilogia di album pubblicati per la Matador, etichetta alla quale la band è approdata dopo diversi anni di inattività e al termine della precedente esperienza con Interscope. A metà giugno hanno pubblicato Alive in the Catacombs, cinque canzoni del loro repertorio registrate l’anno scorso in versione acustica nelle catacombe parigine.

Proprio in Italia lo scorso anno Homme aveva avuto problemi di salute che lo avevano costretto ad annullare il concerto dei Queens previsto all’AMA Music Festival (recuperato quest’anno, qui il nostro articolo) e, dopo una data milanese, anche tutte le altre date del 2024.

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