Beyoncé è un robot: ecco cos’è successo alla prima data del tour di ‘Renaissance’ | Rolling Stone Italia
Lo Studio 54 nello spazio

Beyoncé è un robot: ecco cos’è successo alla prima data del tour di ‘Renaissance’

Arti meccanici, cavalli giganti, vogueing, 36 canzoni: è partita ieri sera da Stoccolma una delle tournée più attese dell’anno. Mezzo mondo l’ha seguita sui social. Il racconto, il video, la setlist

Beyoncé è un robot: ecco cos’è successo alla prima data del tour di ‘Renaissance’

Beyoncé alla Friends Arena di Stoccolma

Foto: Andrew White/Parkwood Entertainment

Il momento che i fan aspettavano con impazienza è arrivato. Beyoncé ha dato il via ieri sera al tour di Renaissance di fronte ai 50 mila della Friends Arena di Stoccolma giunti in Svezia da tutte le parti del mondo per assistere all’evento. Centinaia di migliaia d’altri hanno seguito le dirette del concerto su TikTok e Instagram.

Chi s’aspettava uno show sorprendente non è stato deluso. Dopo aver pubblicato Renaissance in estate, Beyoncé ha tenuto un profilo basso, se si escludono i post su Instagram, l’apparizione ai Grammy e l’annuncio del tour fatta a febbraio. I suoi visuals legati agli album sono celebri, questa volta però non avendo lei pubblicato alcun video delle canzoni di Renaissance i 50 mila di Stoccolma non avevano idea dell’estetica che avrebbe dominato lo show e potevano solo cercare d’indovinare come Bey avrebbe presentato i pezzi nuovi.

Al posto di partire col botto portando tutti a un festone degno dello Studio 54, Beyoncé è salita sul palco avvolta una tutina dorata con immagini di cieli e nuvole alle sue spalle e lì ha cantato Dangerously in Love, un pezzo che non faceva dal 2009, una ballata per di più. Diciamo che ha fatto da opening act di sé stessa (anche perché di veri opening act non ce n’erano) facendo bella mostra delle sue doti vocali in pezzi che interpreta di rado come Flaws and All, 1+1 e I Care. S’è sentita persino la cover di I’m Goin’ Down di Mary J. Blige. Beyoncé è parsa loquace e felice, niente a che vedere con l’aria da diva distaccata di altri tour.

Com’era previsto, la parte dedicata a Renaissance ha portato il concerto a un livello superiore d’energia. La rappresentazione ha qualcosa di futuristico, ci sono robot e immagini legate allo spazio che si fondono a richiami al passato di Beyoncé. Lei stessa diventa un robot a un certo punto, sullo schermo e sul palco.

Accompagnata da un nutrito corpo di ballo (e pure da un paio di braccia robotiche), ha cantato le prime tre canzoni del disco mescolandole coi pezzi vecchi, come quando ha inserito una parte di Alien Superstar in Sweet Dreams.

Tra una sezione e l’altra del concerto si sono visti i tanto attesi visuals, miscela di nuovi materiali e vecchi video, a volte con l’accompagnamento musicale di megamix di pezzi della stessa Beyoncé. La posptar ha rifatto tutte le canzoni di Renaissance, creando piccoli mondi per ogni sezione. Durante quella chiamata Opulence (vedi la setlist sotto) s’è esibita sopra a una struttura meccanica che è parsa richiamare il toro o il cavallo citati nel Savage Remix di Megan Thee Stallion, andando poi in giro grazie a due gambe robotiche. Plastic Off the Sofa l’ha fatta adagiata dentro a una sorta di conchiglia gigante.

Ci sono stati momenti dedicati alla comunità LGBTQ che ha ispirato l’album e in particolare un ringraziamento alla scena ballroom – sul palco c’erano Honey Balenciaga e Carlos Basquiat. E verso la fine, durante Pure/Honey, s’è visto pure del vogueing.

Beyoncé è la regina delle cover inserite nei concerti in modo strategico. Ieri sera le ha usate come mash-up e intermezzi. Si sono ascoltate tra le altre Alright di Kendrick Lamar, Toxic di Britney Spears, I Want You Back dei Jackson 5 e Move Ya Body di Nina Sky. Ai coristi è invece affidata Love Hangover di Diana Ross durante una delle transizioni tra le sezioni dei concerti.

Il finale è stato uno degli highlight della serata. Beyoncé è tornata sul palco a cavallo del disco horse visto di Summer Renaissance. Ha ringraziato pubblico, ballerini e band da un’imbracatura grazie alla quale è scesa dal cavallo. Un bel finale per uno spettacolo unico di una delle grandi pop star viventi.

La set list del tour di Renaissance:

Opening Act
1. Dangerously In Love
2. Flaws and All
3. 1+1
4. I’m Goin’ Down (Mary J. Blige)
5. I Care

Renaissance

6. I’M THAT GIRL
7. COZY
8. ALIEN SUPERSTAR
9. Lift Off (JAY-Z & Kanye West)

Motherboard

10. CUFF IT
11. ENERGY
12. BREAK MY SOUL

Opulence

13. Formation
14. Diva
15. Run the World (Girls)
16. MY POWER
17. BLACK PARADE
18. Savage Remix (Megan Thee Stallion feat. Beyoncé)
19. Partition

Anointed

20. CHURCH GIRL
21. Get Me Bodied
22. Before I Let Go
23. Rather Die Young
24. Love on Top
25. Crazy in Love

Anointed pt. 2

26. PLASTIC OFF THE SOFA
27. VIRGO’S GROOVE
28. Naughty Girl
29. MOVE
30. HEATED
31. THIQUE
32. ALL UP IN YOUR MIND
33. Drunk in Love

Mind Control
34. AMERICA HAS A PROBLEM
35. PURE/HONEY
36. SUMMER RENAISSANCE

Da Rolling Stone US.

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