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Affrontare la vita come Ana Mena affronta Sanremo

La cantante spagnola ci insegna come gestire pubblicamente le delusioni: sorridendo e sbattendosene altamente

Foto: Marco Piraccini/Archivio Marco Piraccini/Mondadori Portfolio via Getty Images

Ultima per la sala stampa, penultima al televoto, massacrata dai giornalisti musicali, classificata in finale 24esima su 25. La storia di Ana Mena a Sanremo somiglia a un manga giapponese anni ’70, quelli in cui le protagoniste erano prese a sberle dalla vita e senza possibilità di replica. Candy Candy, Georgie, e tutto quel filone tragico che qualcuno pensava fosse educativo.

Un trend iniziato all’annuncio della sua partecipazione: «Chi è?», «Che ha fatto per stare lì?» ma soprattutto «Se è spagnola perché partecipa a Sanremo? Questo è il Festival della canzone italiana!». Basterebbe saper leggere, o in alternativa rispiegare che ci sono stati decine di casi analoghi negli anni passati, ma vabbè. Sull’argomento si è espresso anche Francesco Monte, star dei reality ma pure cantante, escluso da Sanremo Giovani: «Ma non era il Festival della canzone italiana e si presuppone dei cantanti italiani?». Ora Monte è in lizza per rappresentare San Marino all’Eurovision e niente, fa già ridere così.

Durante il Festival, Ema Stokholma ha tirato fuori la questione: «Ci sono state delle polemiche quando è uscita fuori la tua partecipazione, in particolare da una persona che ha fatto tanti reality e che fa anche il cantante: Francesco Monte. Lui ha rosicato molto quando è venuto a sapere della tua partecipazione, dicendo che avrebbe voluto fare il Festival al posto tuo. Oggi su Instagram ha addirittura postato una storia chiedendo ai follower se fosse meglio la sua canzone o la tua». Risposta di Ana Mena: «Ha detto questo? Non sono a conoscenza di quest’ultima storia, avevo letto un pochino di cose, non tante. Voglio solo ringraziare tutte le persone che mi hanno supportato e Amadeus per aver deciso che la mia canzone era bella e giusta per questo Festival».

Nemmeno considerato. La Ariana Grande iberica si è comportata da top player. Alle recensioni che massacravano il pezzo, a chi la ha accusata di plagio, o ai bassi piazzamenti in graduatoria ha sempre risposto con gli accessori più belli che qualsiasi cantante che partecipa a Sanremo possa indossare: ringraziamenti e sorrisi (in questo caso gracias y sonrisas). Zero piagnistei, zero rosicate. «Grazie pubblico, grazie Italia, grazie Amadeus».

Tornando ai manga, Ana Mena è in pratica la versione stivali al ginocchio di Pollyanna e del suo gioco della felicità (pratica che consiste nel trovare il lato positivo in tutte le cose. Occhio a non esagerare che poi diventa sindrome e vi tocca chiamare uno specialista). Potete utilizzarlo quando, durante la giornata, vi succede qualche imprevisto. Un guasto alla macchina, un brutto voto, una delusione d’amore: «Cosa farebbe Ana Mena?». Gracias y sonrisas. I più fumantini possono aggiungere anche un porcone a piacimento, ma sempre con gracias y sonrisas. Cantanti che state a rispondere agli hater, segnate.

C’è anche da dire che probabilmente ad Ana Mena della classifica del Festival non fregava granché. Negli ultimi tre anni ha cantato praticamente tutte le hit dell’estate: con Fred De Palma, con Rocco Hunt e via dicendo. Dischi di platino e centinaia di milioni di views e via dicendo (Duecentomila ore è già il secondo brano più ascoltato su TikTok, ecco che intendo quando dico che dobbiamo avere speranza nei giovani).

Poteva andare a Sanremo ammorbandoci con una ballad per «farci vedere che è anche altro». Invece è salita sul palco per sganciare una tamarrata incredibile, scritta da Rocco Hunt. Duecentomila ore appunto, a metà tra un film di Salemme e una dedica al tempo d’attesa del centralino dell’ATS lombardo.

Gli utenti di Twitter dicono che sia perfetta alle giostre, ma pure che somigli alla sigla de Il castello delle cerimonie, serie cult di Real Time. Imma Polese, titolare e figlia del mitico Antonio, l’ha appoggiata subito:

E allora forza, Ana Mena. Forse non avrai azzeccato Sanremo, ma a Battiti Live ci vediamo sicuro. Sempre che non possa provare a partecipare all’Eurovision pure tu, per San Marino, magari battendo Francesco Monte. Dream big.

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