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Yombe, un amore nato suonando

Alfredo e Cyen hanno mollato tutto per puntare sulla loro musica. Tra synthwave, dance e inaspettate influenze africane

Yombe - credits Milo Alterio

Yombe - credits Milo Alterio

Alla domanda «È nato prima l’amore o gli Yombe?», Alfredo e Carola rispondono ognuno a modo suo. Lei, sul palco Cyen, prende di petto il dilemma, anticipando il fidanzato: «L’amore». «In realtà, prima la musica», la corregge Alfredo.

«Prima di Yombe avevamo un altro gruppo, i Fitness Forever. Ci siamo conosciuti lì». Su un piano teorico, hanno ragione entrambi. Ai tempi della prima band, i due ragazzi napoletani non avevano ancora deciso di innamorarsi, mollare tutto e trasferirsi a Milano. Eppure, il terreno era già fertile per seminare qualcosa di più intenso, non solo di un’amicizia, ma anche di un amore.

Fondendo la voce di Cyen con i pattern sonori di Alfredo, gli Yombe hanno sottomano infinite possibilità, potendo contare su influenze dance, synthwave e anche etniche. «Un giorno, siamo finiti per caso a una mostra di arte africana al Mudec di Milano», racconta la coppia, fresca di contratto con Carosello, che ristamperà il loro primo EP. «C’erano queste statue che una tribù congolese di nome Yombe modellava nel legno. Siamo rimasti estasiati e da allora non ci siamo più separati dal nome».

L’intervista è stata pubblicata su Rolling Stone di novembre.
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