Underworld & Iggy Pop: le collaborazioni che non ti aspetti | Rolling Stone Italia
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Underworld & Iggy Pop: le collaborazioni che non ti aspetti

È nato tutto da un Tè pomeridiano a Londra ed è culminato in 7 minuti in cui Iggy racconta di quanto era bello fumare sugli aerei.

Artwork: Stefania Magli

Artwork: Stefania Magli

Iggy Pop canta nel nuovo singolo degli Underworld uscito a sorpresa questo weekend. O meglio, parla. Perché Bells & Circles somiglia più a un aneddoto con una colonna sonora che a un classico singolo da classifica.

Ed è proprio lì il bello. I due Underworld forniscono un treno di beat alternative trance a 130 BPM, e sopra Iggy ci costruisce un discorso assurdo, senza filtri, incentrato sui bei tempi in cui si poteva fumare sugli aerei. “Adoravo fumare sugli aerei. Quelli erano gli anni d’oro del viaggio aereo” sentenzia Iggy con una voce quasi da predicatore Gospel, mentre un groove ubriacante di batteria si districa sulla cassa dritta. “Ti aprivano semplicemente la porta all’aeroporto, uscivi dal terminal, salivi le scale dell’aereo e ti accendevi questa bella sigaretta che poi spegnevi nel posacenere.”

Man mano che prosegue, il racconto cresce in tutto. Come quei discorsi che iniziano un po’ abbottonati e generici ma poi si il ghiaccio si scioglie e ci si fa diretti, sinceri e magari trasgressivi. “E se la hostess era sexy, potevi provarci. Una volta stavo volando da New York a Washington e non avevo molto tempo. Era di una bellezza assurda, quelle donne americane alte e dalla pelle scura. Così ho tirato giù il tavolino dal sedile di fronte e ho pippato un grammo di coca per prendere coraggio e dire: ‘Posso avere il tuo numero?’ E mi ha dato il numero, quella era la buona notizia. La cattiva notizia era che ero troppo fatto e ho perso il numero!”



Sul comunicato stampa si legge che il singolo è nato per caso, “durante un Tè pomeridiano a Londra”. È facile quindi immaginare il contesto in cui è nato il pezzo. Iggy avrà cominciato un racconto delirante ma divertentissimo e fra le risate generali gli Underworld gliel’avranno buttata lì: “Che ne dici di raccontarcelo davanti a un microfono?” Iggy non ha nemmeno dovuto inventarsi un ritornello da cantare, perché ci ha pensato la voce di Karl Hyde abbinata a una femminile.

È in assoluto la prima volta che il signor Stooges e il duo inglese collaborano, ma non è di certo la prima volta che i loro nomi appaiono sullo stesso disco, cioè la colonna sonora di Trainspotting. Probabilmente allora non avrebbe avuto senso una collaborazione, dato che gli Underworld ancora non avevano raggiunto Iggy nell’empireo di chi ce l’ha fatta. Ma è anche vero che, altro motivo per osannarlo, i suoi valori non comprendono numeri o successo, come dimostrato dall’ultima collaborazione di Iggy con Oneohtrix Point Never, nome abbastanza lontano al mainstream ma onnipresente nell’avanguardia elettronica contemporanea.

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