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Una Canzone per Amnesty, torna il festival estivo “Voci per la Libertà”

Dal 14 al 17 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) riparte "Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty" con le esibizioni di Edoardo Bennato, The Sun, Piotta e Luca Bussoletti
Piotta si esibirà insieme a Edoardo Bennato, The Sun e Luca Bussoletti in occasione del Festival "Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty dal 14 al 17 luglio a Rosolina Mare (Rovigo)

Piotta si esibirà insieme a Edoardo Bennato, The Sun e Luca Bussoletti in occasione del Festival "Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty dal 14 al 17 luglio a Rosolina Mare (Rovigo)

Mai come in questi giorni ci rendiamo conto di quanto abbiamo bisogno che qualcuno lotti contro il razzismo, le ingiustizie, per gli ultimi e i dimenticati. E che lo faccia anche per noi, ché spesso siamo solo leoni da tastiera. Ma oltre all’impegno sociale, c’è posto anche per la musica: anche quest’anno Amnesty International Italia e l’Associazione culturale Voci per la Libertà hanno indetto il festival “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, giunto ormai alla sua diciannovesima edizione.
Si tratta di una commistione di musica, teatro, cinema, mostre e incontri in grado di portare all’attenzione del pubblico il tema più caro ad Amnesty International: i diritti umani.

In scena ci saranno artisti del calibro di Edoardo Bennato, The Sun, Piotta e Bussoletti. «Parlare di diritti umani – ci spiega il presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi – non significa solo pubblicare rapporti, fornire dati, denunciare situazioni drammatiche. Non vuol dire soltanto informare, ma anche parlare al cuore e suscitare emozioni. Ed è per questo che è fondamentale l’alleanza, ormai antica e consolidata, tra Amnesty e scrittori, artisti e musicisti. Di questa alleanza è espressione Voci per la Libertà, che da quasi vent’anni svolge un ruolo prezioso. Le sue canzoni e i suoi eventi ci aiutano a mostrare la possibilità di un mondo diverso. E incoraggiano sempre più persone a diventare attiviste e attivisti per i diritti umani».

Dal 14 al 17 luglio in provincia di Rovigo riparte l’iniziativa “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”

«È con grande soddisfazione – conclude il direttore artistico di Voci per la Libertà, Michele Lionello – che annunciamo questa edizione del nostro festival, fiore all’occhiello della promozione dei diritti umani attraverso la musica e l’arte. Quest’anno la rassegna afferma la vocazione ad essere un evento diffuso sul territorio con 11 serate, 30 appuntamenti e oltre 100 artisti coinvolti. Vogliamo emozionare e coinvolgere le persone di tutte le età a fianco di Amnesty e in supporto ai diritti umani». È un’antica tradizione pensare che la musica si debba occupare di diritti umani, e in effetti lo ha sempre fatto, da Bob Dylan a Joan Baez , agli artisti americani uniti contro l’apartheid e la loro Sun City, a Little Steven con Bitter fruit.

Quest’anno Voci per la Libertà sostiene le campagne Verità per Giulio Regeni (su cui non ci sono aggiornamenti significativi, dopo che si è deciso di interrompere la vendita dei pezzi di ricambio per F16 all’Egitto, in risposta alla scarsa collaborazione investigativa delle autorità egiziane) e Mai più spose bambine, tema (purtroppo) ancora di grande attualità. Infatti è recente le decisione dello stato della Virginia (che fa parte negli Stati Uniti non uno sperduto paesino della steppa) che ha finalmente abolito la legge che consentiva il matrimonio ai minori di tredici anni, eliminando così i matrimoni “riparatori”. Siamo nel 2016, fate con calma.

La finale del concorso, con l’esibizione dei cinque migliori artisti emergenti e la premiazione di Edoardo Bennato, vincitore premio Amnesty International Italia 2016, con la canzone Pronti a salpare si terrà domenica 17 luglio alle 21 a Rosolina Mare (Rovigo). Per citare la canzone vincitrice di Bennato: “…il rock è un sentimento che appartiene a tutti e appartiene certamente a chi sa navigare in alto mare…”.
C’è ancora motissimo da navigare, per quanto riguarda i più basilari diritti umani, e non si vede alcuna terra all’orizzonte.

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