Un video di propaganda della ICE è stato rimosso da quasi tutti i social media per aver usato, senza permessi, Friday I’m In Love dei Cure.
Il video era stato condiviso dai canali del Dipartimento della sicurezza nazionale lo scorso 2 ottobre con il titolo La vita dopo che tutti i criminali stranieri saranno deportati. Un collage surreale, con un mix di video che mostra Trump negli anni ’80 e gare NASCAR, partite NBA dei Chicago Bulls di Jordan e scene da Twin Peaks, il tutto passato attraverso un filtro nostalgico anni ’80.
Dopo la richiesta della DMCA, il video è stato rimosso da X e mutato su Instagram. Solo su Facebook continua a essere fruibile sia nella versione audio che video. I Cure non hanno commentato l’accaduto.
Questo è solo l’ultimo di una serie di scontri tra artisti e l’ICE, l’agenzia che controlla l’immigrazione negli States. Nelle ultime settimane si è parlato molto di ICE collegato allo show di Bad Bunny all’halftime del Super Bowl con l’artista di Porto Rico che, nei mesi passati, si era rifiutato di suonare al di fuori di Porto Rico per evitare raid dell’agenzia ai suoi concerti. O ancora artiste come Olivia Rodrigo, Addison Rae, Shakira e Chappell Roan si sono espresse apertamente contro l’agenzia governativa. Quest’ultima, dopo aver apertamente criticato l’ICE durante un suo concerto a Los Angeles nel weekend alla frase «Fuck ICE forever», è stata apostrofata da Tricia McLaughlin del Dipartimento di Sicurezza Nazionale: «Pink Pony Club è il bene. I pedofili sono il male. E queste sono le persone che stiamo togliendo dalle nostre strade. Datti una calmata».













