#UltimoConcerto: la campagna social sul futuro dei club italiani | Rolling Stone Italia
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#UltimoConcerto: la campagna social sul futuro dei club italiani


Oltre 90 sale da concerto hanno pubblicato sui loro profili un’immagine con un grande punto interrogativo: Cosa succederà al settore nei prossimi mesi? L’ultimo concerto c’è già stato?

#UltimoConcerto: la campagna social sul futuro dei club italiani

Questa mattina oltre novanta sale da concerto hanno pubblicato sui loro profili social un’immagine con un grande punto interrogativo e due date: da una parte quella d’apertura, dall’altra il 2021, messo a sottolineare la possibile chiusura di tantissimi club e locali. Si tratta di #Ultimoconcerto, una campagna social – voluta, organizzata e promossa da KeepOn Live, Arci e Assomusica, con la collaborazione di Live DMA – nata per attirare l’attenzione sullo stato di salute del settore della musica dal vivo bloccato dall’inizio della pandemia.

«Quando parliamo di live club dobbiamo penare innanzitutto a un insieme di strutture da mantenere, uno staff composto da numerosi persone che investono energie e impegno costanti per offrire una proposta di musica contemporanea di qualità», si legge nel comunicato di presentazione dell’iniziativa. «Parliamo di spazi che si trovano in una situazione di assoluta emergenza, senza alcuna certezza sul futuro e sulla effettiva possibilità di riuscire a superare questa lunga fase di crisi».

«Gli aderenti all’iniziativa sono tantissimi: da nord a sud, dai più piccoli ai più grandi, tutti ci hanno messo la faccia», continua il comunicato. «Alcuni sono punti di riferimento storici per intere generazioni, altri sono nati di recente. Tutti insieme si sono presi per mano per mandarci un segnale. […] Attualmente, nonostante il ruolo enorme che questi spazi hanno in termini di creazione, promozione e diffusione di cultura, si può dire che sono stati pressoché ignorati dai numerosi decreti degli ultimi mesi. Provvedimenti che hanno citato cinema e teatri ma che non hanno dedicato la dovuta attenzione a queste realtà che rischiamo di scomparire».