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Tutte le volte che hanno arrestato Marilyn Manson

La maggior parte delle volte, Manson era innocente e guarda caso proprio in Italia. Ma non proprio tutte.

Tutte le volte che hanno arrestato Marilyn Manson

«La prima volta che sono venuto a Roma, ormai tantissimi anni fa, alla fine del concerto sono stato arrestato per oscenità» ha raccontato qualche tempo fa Marilyn Manson al nostro Emiliano Colasanti. «Sul rapporto della polizia c’era scritto—giuro—che durante lo spettacolo avevo estratto i genitali e li avevo tirati al pubblico. Cosa che ovviamente non sono in grado di fare, anche se mi piacerebbe un casino.»

Ne ha combinate tante nella vita, forse più di una persona comune, ma quello che questa lista vuole dimostrare è che la maggior parte delle volte i gesti del cantante sono stati fraintesi. La colpa, quindi, era quasi sempre dei pregiudizi e cliché appiccicati a inizio carriera e che Manson non è mai riuscito a scollarsi di dosso. E l’Italia purtroppo ha avuto un ruolo da protagonista.

Atti osceni in luogo pubblico Florida, 1994

Il primo arresto non si scorda mai, specie se ti tengono 16 ore in cella per non aver fatto nulla di illegale. È il 27 dicembre 1994 e Manson sta girando gli States per il tour promozionale di Portrait of an American Family. I suoi live sono pura eccentricità. Non semplici concerti ma veri spettacoli in cui la freakness della band si manifesta in tutta la sua libertà, caratteristica che attrae parecchio pubblico fin da subito. Nel bel mezzo del live al Club 5 di Jacksonville, Florida, Manson pratica del sesso orale a un membro della band proprio sul palco, davanti a tutti. O almeno questo è quello che capisce la polizia del luogo, fraintendendo completamente la gag. Già, perché non solo il pene che Manson lecca sul palco è finto, ma il proprietario nemmeno un lui, bensì Jessicka Addams, la cantante delle Jack Off Jill—il gruppo di sole donne fa da band spalla quella sera. Sul momento però la polizia non vuole sentire ragioni. Manson viene messo in manette e portato alla cella della caserma più vicina. L’accusa è di violazione del codice per l’entertainment adulto, che vieta in luoghi pubblici di mostrare organi sessuali. Praticamente, un equivalente dei nostri atti osceni in luogo pubblico. Verrà scarcerato il giorno successivo, fomentando secondo Manson le leggende del tipo: Marilyn Manson ha staccato un pene a morsi e l’ha lanciato al pubblico oppure Marilyn Manson si è fatto rimuovere delle costole per auto-divertirsi.

Blasfemia Marino (Roma), 2001


L’Italia ahimè è uno dei posti in cui la figura di Manson è stata più fraintesa. Un conto però è una critica, un altro è invece quando si viene arrestati a gratis. Appena concluso il concerto a Marino (Roma), il 5 febbraio 2001, la polizia del posto passa ai fatti arrestando il cantante, soltanto perché verso la fine dell’esibizione, dopo Sweet Dreams e prima di Beautiful People, Manson canta Valentine’s Day vestito da cardinale. Il gesto viene subito tacciato di blasfemia e per MM scattano subito le manette. Ci vorrà qualche ora di reclusione per rendersi tutti conto che, hey, indossare un costume da cardinale non è affatto illegale. Manson viene liberato. I suoi guai con la polizia italiana sembrano finiti, e invece devono ancora iniziare.

Atti osceni in luogo pubblico Roma, 2001


Manson è già abbastanza scandalizzato dalla facilità con cui è stato arrestato a Marino il giorno prima, figuriamoci la faccia che avrà fatto quando, dopo la data successiva del Guns, God and Government tour, il 6 febbraio a Roma, la polizia lo scorta di nuovo in caserma senza però aver fatto nulla. Stavolta non si traveste nemmeno. Secondo gli ufficiali, Manson avrebbe tirato fuori il pene sul palco e di averlo “lanciato” al pubblico. Ma come commenta Manson nella nostra recente intervista: «Ovviamente non sono in grado di estrarre i genitali davanti al pubblico, anche se mi piacerebbe un casino.» Nonostante lo stato di fermo, gli concedono di esibirsi il giorno successivo a Casalecchio di Reno (Bologna). Ma come mai tutto questo accanimento delle autorità italiane su Manson? Proprio in quei giorni di febbraio 2001 inizia il processo per l’omicidio di una suora da parte di tre adolescenti di un istituto a Chiavenna (Sondrio). Sfiga vuole che le tre minori, che uccidono la donna con 19 coltellate, si dicono grandi fan di Manson. Quindi la stampa ci ricama sopra, puntando tutti i riflettori sul tour italiano.

Aggressione e violenza sessuale Michigan, 2001


Come dicevamo, per la maggior parte delle volte, Manson si è poi rivelato innocente dopo l’arresto. Ecco, per la minor parte invece non è stato uno stinco di santo. La notte del 30 luglio 2001 sta suonando al DTE Energy Music Theatre in Michigan. Come nel 99% delle sale da concerto, a separare il pubblico dal palco c’è un pit vuoto, piantonato da guardie della security con le spalle rivolte verso il palco. Joshua Keasler quella sera è di turno fra gli addetti alla sicurezza dell’evento. Ed essendo anche lui rivolto verso il pubblico, di certo non si immagina che il problema possa arrivare proprio dal palco. Preso da un raptus, Manson prende alle spalle il 25enne, usandolo come palo da lap dance, sputandogli addosso, avvolgendogli il collo con le gambe e strofinandogli il pacco sul collo. Keasler non la prende così bene. Le accuse, aggressione e violenza sessuale, sono molto gravi ma la condanna di più anni di carcere viene ridotta da più anni di carcere a una grossa multa perché Manson non ha tratto alcun piacere dall’atto.

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