Manca poco all’inizio della nuova stagione di X Factor. Si parte giovedì 11 settembre, su Sky e in streaming su NOW. Come è noto, Francesco Gabbani prende il posto di Manuel Agnelli al tavolo dei giudici mentre rimangono invariati gli altri tre: Paola Iezzi, Jake La Furia, Achille Lauro.
La conferenza stampa viene fatta in un liceo di Milano. La produzione spiega che è per affinità con il programma: come gli studenti, i cantanti sono qui per imparare e sbagliare. Si torna dopo un anno buono, per ascolti e rinnovato interesse, e le cose restano più o meno come le ricordavamo. Per la serie: formula che vince. Tranne Manuel Agnelli appunto, che Jake La Furia giura abbia lasciato senza drammi. «Ha lasciato da vincitore, ha fatto il colpaccio l’anno scorso. No drammi. Magari tornerà».
La prima notizia intanto è che finale sarà nuovamente in Piazza del Plebiscito a Napoli dopo l’esperimento dell’anno scorso.
Tra le altre il meccanismo dei Bootcamp, che fino all’anno scorso vedevano già i candidati divisi per squadre, e quest’anno invece no. Leggiamo dal comunicato stampa: «I giudici ascolteranno nuovamente i concorrenti selezionati al primo step e, per farli avanzare, dovranno trovare un accordo unanime. Niente maggioranze: solo quattro sì netti potranno aprire le porte del turno successivo; se l’accordo non si trova, si apre la possibilità di confronti, decisioni in standby e colpi di scena».
Francesco Gabbani, new entry, dice che cerca una cosa molto semplice: «L’autencità». Dici poco, Francé. I giudici, durante la conferenza, sembrano come sempre migliori amici. Fino a quando subentrerà la componente vinco io vinci tu. Ma per questo manca ancora qualche settimana (i Live partono il 23 ottobre).
Da Paola Iezzi che si sente «a mio agio perché mi sento in un momento della mia vita in cui posso mettere a disposizione quello che ho imparato fino a oggi» a Jake La Furia per cui «è importante avere qualcuno che crede in te, e se non ce l’hai quel qualcuno devi essere tu» passando per Lauro che giura di aver «preso i peggiori quest’anno, i più scapestrati, spero di aiutarli a fare un bel percorso». Per poi continuare: «Il consiglio più grande che mi sento di dare a tutti quelli più giovani è che il talento è una grande bugia. La cosa importante è che ognuno trovi quello che ama, che vuole fare e che lavori tanto. Quando puoi immaginarlo, puoi farlo. Nel percorso ci saranno momenti in cui sbaglierete. Sarà solo un modo per iniziare a raddrizzare il tiro».
Giudici e asceti. È possibile? Pare di sì. Da questo giovedì su Sky e Now.
