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Trollare i BTS può costarvi caro

Se avevate in mente di farlo, lasciate perdere. C'è un esercito di fan che vi sorveglia e un'etichetta discografica pronta a denunciarvi

Trollare i BTS può costarvi caro

Foto di Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic

Se per qualche ragione avevate in mente di trollare i BTS, vi consigliamo di lasciar perdere. I coreani, sulle loro divinità, non scherzano.

L’etichetta del supergruppo coreano, la BIG Hit Music, ha presentato una denuncia contro una persona che è stata accusata di aver postato, su varie piattaforme online, dichiarazioni e rumor dannosi sulla band. Né l’identità dell’individuo né la natura dei commenti sono stati resi pubblici.

In una dichiarazione rilasciata dall’etichetta sul social WeVerse, si legge: «In siti coreani e stranieri abbiamo trovato molti post contenenti false informazioni sugli artisti. Abbiamo anche individuato una persona specifica dietro ad una serie di post malintenzionati e abbiamo raccolto tutto il materiale necessario per una denuncia».

La BIG Hit ha ringraziato la fanbase della band – chiamata ARMY (esercito) – per il continuo aiuto nella segnalazione di materiale dannoso per il progetto. L’etichetta ha inoltre scritto di procedere regolarmente a denunce per attività dannose come «diffamazione, attacchi personali, molestie sessuali, critiche maligne e diffusione di fake news» che potrebbero danneggiare i BTS. La compagnia ha aggiunto che, come policy, ha scelto di non essere indulgente e di non cedere a patteggiamenti durante le varie azioni legali.

Se volevate trollare i BTS, siete ancora in tempo a cambiare idea.

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