Raving Iran è un documentario diretto dalla regista svizzera Susanne Regina Meures incentrato sulla scena techno di Teheran.
I suoi protagonisti, Anoosh e Arash, sono due DJ appassionati di elettronica, perseguitati della leggi di una nazione che punisce severamente usi, arti e abitudini occidentali. Solo nel 2014, sei ragazzi erano stati incarcerati e puniti con 91 frustate ciascuno soltanto per aver caricato su YouTube un video che li ritraeva mentre ballavano su Happy, la hit virale di Pharrell Williams. Anche una band metal di Teheran, i Confess, a novembre era stata incarcerata, con pene ancora da decidere che vanno dal carcere, nel migliore dei casi, all’esecuzione, nel peggiore.
Tornando al documentario, non è ancora stata fissata una data di uscita, ma la storia promette bene: due ragazzi sono costretti a organizzare rave nel deserto per non incappare nella giustizia iraniana. Poi, un festival svizzero scopre la loro esistenza e li invita a suonare. Potrebbe sembrare una svolta, invece è l’inizio dei problemi veri.