‘Tocca a noi’, stasera a Bologna il concerto per la pace in Ucraina, giovedì in tv | Rolling Stone Italia
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‘Tocca a noi’, stasera a Bologna il concerto per la pace in Ucraina, giovedì in tv

Da un’idea della Rappresentante di Lista. Si esibiranno tra gli altri Elisa, Brunori, Diodato, Elodie, Morandi, Rancore, Zen Circus. Si raccolgono fondi per i bambini ucraini tramite Save the Children

‘Tocca a noi’, stasera a Bologna il concerto per la pace in Ucraina, giovedì in tv

Si terrà stasera alle ore 20 in Piazza Maggiore a Bologna il concerto per la pace in Ucraina nato da un’idea della Rappresentante di Lista. Presentati da Andrea Delogu, con la partecipazione di Ema Stokholma e Daniele Piervincenzi, si esibiranno oltre al gruppo di Ciao ciao anche Brunori Sas, Diodato, Elisa, Elodie, Fast Animals and Slow Kids, Gaia, Gianni Morandi, Noemi, Paolo Benvegnù, Rancore, Zen Circus. I 7000 posti gratuiti sono esauriti. 

L’evento, chiamato Tocca a noi – Musica per la pace, è collegato a una raccolta fondi a sostegno di Save the Children che aiuta i bambini colpiti dalla guerra in Ucraina (le donazioni sono attive al numero 45533 via sms o da rete fissa o sul sito dell’organizzazione). Il concerto verrà trasmesso da Rai 3 e su Rai Radio 2 giovedì 7 aprile, a partire dalle ore 21.15.

Il focus dell’evento è sui bambini vittime della guerra e sul conseguimento della pace senza usare le armi. L’intento, hanno spiegato Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina della Rappresentante di Lista, oltre naturalmente a raccogliere fondi per Save the Children, è «radunare artiste, musicisti, cantanti, giornalisti, attori e pubblico attorno a un ideale comune, quello di un mondo in cui i conflitti vengano risolti senza l’uso delle armi».

«Mai come oggi è necessario un forte messaggio di pace», dicono Fast Animals and Slow Kids. Per Gaia, la musica è «veicolo sacro di risveglio spirituale e aiuto reciproco». Paolo Benvegnù nutre la «speranza che le parole e i gesti di pace possano mettere a tacere l’idiozia delle armi». «Mi vergogno di far parte di un’umanità in cui sia ancora concepita la guerra», dice Diodato, «non posso che sostenere chi costruisce pace, chi rivolge il suo sguardo ai più fragili, chi con le sue azioni disarmate crea uno spiraglio di luce in questa cieca tempesta umana».

«Quello che sta succedendo in Ucraina» dice Elisa «è disumano e questo è il momento di alzare una voce comune. La mia solidarietà va a tutti coloro che stanno soffrendo per il conflitto, ma soprattutto va ai bambini, spettatori silenziosi e protagonisti innocenti di una guerra tra adulti che subiscono ingiustamente. Non si può stare in silenzio e far finta di niente quando le scuole e gli ospedali vengono distrutti, i civili muoiono sotto le macerie, migliaia di persone sono costrette a nascondersi e scappare per proteggersi dalle bombe, e chi la pensa in maniera opposta viene arrestato e messo a tacere».

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