Taylor Swift interpreta showgirl di varie epoche e stili nel video di The Fate of Ophelia. Lo ha scritto e diretto lei e si conclude con la popstar che interpreta sé stessa alla fine di un concerto. «Scrivere, provare, dirigere e girare il video di The Fate of Ophelia è stata l’emozione più grande della mia vita, perché mi ha permesso di riunirmi alla famiglia dell’Eras Tour», scrive Swift sui social riferendosi al cast del video, lo stesso che l’ha accompagnata in tour. «Volevo che ogni scena, ripresa in una sola take, somigliasse a un’esibizione dal vivo e ricordasse le sensazioni che provavamo tutti assieme in quei concerti. Rendendo ogni momento importante. È un viaggio nel caotico mondo dello spettacolo».
Dal punto di vista commerciale, il debutto The Life of a Showgirl è stato strepitoso. Oltre ad essere il disco più ascoltato nella storia di Spotify nel giorno dell’uscita (stesso primato per The Fate of Ophelia fra le canzoni), le sue varie versioni fisiche (le ultime pubblicate sabato contengono versioni acustiche di alcune canzoni) hanno venduto 2,7 milioni di copie solo il 3 ottobre. Nessun altro album di Swift aveva venduto tanto il giorno in cui è uscito. È quindi possibile che The Life of a Showgirl batta il record assoluto di copie vendute in una sola settimana che risale a dieci anni fa e appartiene a 25 di Adele (3,3 milioni).
Il disco è stato anche criticato per la banalità di certi testi e musiche. Su Metacrtitic, il sito che sintetizza con un voto le recensioni professionali, ha uno score di 7,1 che indica un’accoglienza mediamente positiva. A recensioni estremamente positive come quelle di Variety e del New York Times si contrappongono stroncature come quelle del Guardian o di Pitchfork.
È partita anche la caccia alle somiglianze con i passaggi di altre canzoni, alcune delle quali sono accreditate su Genius come interpolazioni (ma solo George Michael è presente tra i nomi degli autori, per Father Figure). Tra quelle citate, Cool dei Jonas Brothers per The Life of a Showgirl, I Want You Back dei Jackson 5 per l’attacco di Wood, It Ain’t Over ’til It’s Over di Lenny Kravitz per Ruin the Friendship, Teenage Dirtbag dei Wheatus e Where Is My Mind dei Pixies per Actually Romantic, Circles di Post Malone per Opalite, Yellow Flicker Beat di Lorde per Cancelled!, White Horse della stessa Swift per Eldest Daughter, Give Your Heart a Break di Demi Lovato per The Fate of Ophelia. Quest’ultima è stata criticata anche per l’interpretazione libera che Swift del personaggio di Ofelia dell’Amleto di Shakespeare.













