Taylor Swift, guarda il trailer del documentario ‘Miss Americana’ | Rolling Stone Italia
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Taylor Swift, guarda il trailer del documentario ‘Miss Americana’

La clip mostra filmati dietro le quinte in tournée, in studio e a casa con la famiglia e racconta il lato più nascosto della pop star dietro l'apparenza: dall'anno lontano dai riflettori al suo rapporto con la politica

Taylor Swift e Netflix hanno rilasciato il trailer ufficiale del documentario sulla popstar, Taylor Swift: Miss Americana.

Dopo l’anteprima al Sundance Film Festival la settimana prossima, il film arriverà sulla piattaforma di streaming il ​​31 gennaio.

Il trailer mostra filmati dietro le quinte di Swift in tournée e in studio, ma anche a casa con la sua famiglia durante l’anno lontano dai riflettori. In un’intervista con la regista Lana Wilson, Swift afferma: “Per tutta la mia carriera, i manager mi hanno detto: “Una brava ragazza non impone le proprie opinioni sulle persone. Sorride, saluta e dice ‘Grazie’. Sono diventata la persona che tutti volevano che fossi”.

C’è anche un montaggio di articoli negativi scritti sul suo contro nel corso degli anni, tra cui i commenti sul suo corpo, i suoi gruppi di amici e la sua vita privata. In seguito si è attirata le ire dell’opinione pubblica durante le elezioni del 2016 per essersi rifiutata di appoggiare un particolare candidato, con alcuni commentatori che si sono spinti fino a sospettare che fosse una sostenitrice di Trump. A seguito di litigio pubblico con Kanye West e Kim Kardashian, in cui Swift è stata chiamata “serpente”, si è ritirata per un periodo.

“Nessuno mi ha visto per un anno”, dice nel trailer, “e ho pensato che fosse quello che volevano”. Il trailer mostra quindi come Swift si trovi di nuovo al centro dell’attenzione con l’uscita dei suoi album Reputation e Lover, e come abbia finalmente rotto il silenzio su questioni politiche.

Secondo quanto riferito, il documentario mostra che Swift mentre scrive una lettera aperta alla senatrice repubblicana del Tennessee Marsha Blackburn, esortandola a sostenere l’Equality Act, a cui pare si fosse opposto il team di Swift, incluso suo padre.

“È bello non sentirsi costretti a tacere”, dice, “è stato un mio errore”.

All’inizio di quest’anno, in una cover story per Rolling Stone, Swift ha ulteriormente spiegato il suo recente coinvolgimento politico e la sua esitazione a essere coinvolta nel 2016.

“Quando Obama era presidente è stato un periodo meraviglioso perché gli altri Paesi ci rispettavano”, ha detto. “Eravamo entusiasti di avere una persona degna di questo incarico alla Casa Bianca. La mia prima volta ho votato per lui, e poi l’ho fatto ancora per rieleggerlo. Ma ora sono davvero concentrata sulle elezioni del 2020, e su come posso aiutare. Perché anche io non voglio che mi si ritorca contro di nuovo: credo che il coinvolgimento delle celebrità nella campagna di Hillary sia stato spesso usato contro di lei”.

Swift è stato nominato per tre Grammy Award: Song of the Year per Lover, Best Pop Vocal Album per Lover e Best Pop Solo Performance per You Need to Calm Down, il cui video musicale sarà presentato e raccontato in Miss Americana. La 62a edizione dei Grammy Awards si svolgerà domenica 26 gennaio.

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