Taylor Swift attacca la sua vecchia etichetta: “Un altro caso di avidità da coronavirus” | Rolling Stone Italia
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Taylor Swift attacca la sua vecchia etichetta: “Un altro caso di avidità da coronavirus”

Big Machine ha pubblicato contro la volontà della popstar un live registrato in radio nel 2008: “Scrivono che è del 2017, ma in realtà l’album esce stanotte”

Taylor Swift attacca la sua vecchia etichetta: “Un altro caso di avidità da coronavirus”

Taylor Swift

Foto: Charles Sykes/Invision/AP/Shutterstock

Taylor Swift ha pubblicato una Instagram story per commentare l’arrivo di un nuovo live album, un’uscita che non ha approvato ma che dipende dal contratto con Big Machine, la sua vecchia etichetta gestita dal manager Scooter Braun.

Ieri i fan della popstar hanno notato che nella notte sui canali streaming di Swift è apparso Live From Clear Channel Stripped 2008, un album che sarebbe già uscito nel 2017. “Vorrei ringraziare chi mi ha fatto scoprire che la vecchia etichetta stanotte pubblicherà un mio ‘album’”, ha scritto Taylor su Instagram.. “Si tratta di un live in radio che ho registrato quando avevo 18 anni. Big Machine scrive che l’uscita è del 2017, ma in realtà arriva a mezzanotte”.

“Sono sempre onesta con voi su queste cose, quindi volevo dirvi che non ho approvato questa uscita”, ha continuato Swift, prima di prendere in giro Braun e la situazione finanziaria dell’etichetta. “Mi sembra che Scooter Braun e i suoi finanziatori, 23 Capital, Alex Soros, la famiglia Soros e il Carlyle Group abbiano visto il bilancio e realizzato che pagare 330 milioni per la mia musica non è stata una scelta saggia, ora hanno bisogno di soldi. È un altro caso di avidità al tempo del coronavirus”.

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