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Sting ha chiesto scusa per l’aneddoto sul Barolo

Il musicista aveva raccontato che l’ex proprietario della sua tenuta in Toscana gli aveva fatto bere un vino pregiato al posto di quello prodotto dalle sue vigne, per convincerlo ad acquistare. Dopo la smentita dell’erede, il chiarimento
Sting. Foto via Facebook ufficiale

Alla fine, sono arrivate le scuse. Sting ha ammesso di aver sbagliato dopo che in un’intervista pubblicata il 13 agosto su 7 del Corriere della sera ha raccontato un aneddoto legato all’acquisto del Palagio, la sua tenuta fra le colline di Figline Valdarno, in Toscana dove tra le altre cose produce vino.

Secondo il musicista, l’ex proprietario, il duca Simone Vincenzo Velluti Zati di San Clemente, gli offrì un bicchiere di vino, riuscendo a convincerlo a comprare anche i vigneti che si trovano intorno alla tenuta. «In seguito capii che ci aveva servito un Barolo e non un vino locale», ha detto Sting, facendo intendere in modo bonario di essere stato raggirato. Quando infatti lui e la moglie, una volta acquistati i vigneti, hanno «servito il vino della tenuta ai nostri ospiti, ho notato che qualcuno svuotava il suo bicchiere in un’aiuola».

Dopo qualche giorno è arrivata la risposta stizzita del figlio del duca, che ha definito la ricostruzione una «calunnia avvelenata» contro il suo defunto padre. Simone Francesco Velluti Zati di San Clemente Jr. ha smentito che il genitore avrebbe mai potuto utilizzare un «trucco da pub» del genere: «A parte il fatto che un signore di esperienza internazionale come Sting non doveva confondere il Barolo con il Chianti, e il Nebbiolo con il Sangiovese, ma poi mio padre ha vissuto fino al 2012, quindi ha avuto il tempo di chiarire di persona i suoi dubbi. La dichiarazione non era solo in malafede, ma era anche assurda».

Sting ha deciso di scusarsi con una lettera pubblicata oggi dal Corriere: «Gentilissimo Simone Francesco Velluti Zati di San Clemente, Lei ha ragione e Le devo quindi le mie più profonde scuse. L’aneddoto, come riferito, era irrispettoso alla memoria del Suo illustre padre e, per questo, porgo le mie più sincere e inequivocabili scuse. Suo padre era un uomo onesto, che non mi ha mai ingannato. L’intenzione dell’aneddoto era fornire un commento ironico sulle mie ingenue ipotesi, sulla mia inesperienza e sul fatto imbarazzante che 25 anni fa non riuscivo a distinguere un Barolo da una saponetta. Dovrei essere ormai consapevole che l’ironia viene più difficilmente percepita nei testi scritti, tuttavia riconosco e accetto che ciò ha causato grande stress a Lei e alla Sua famiglia e per questo sono sinceramente dispiaciuto. Può essere certo che non accadrà di nuovo. Cordialmente».

Sting pubblicherà il 19 novembre l’album di inediti The Bridge, anticipato nel corso della prossima settimana dal singolo If It’s Love. Qui i dettagli.

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