Il loro nome è una parolaccia ma scrivono Musica per persone sensibili. O almeno così dicono nel loro ultimo disco uscito nel 2014 per IT.POP e prodotto insieme ad Alex Britti su licenza di Universal Music. Potete ascoltarlo qui:
La canzone dal titolo bizzarro è accompagnato da un video altrettanto surreale diretto da Luca Tartaglia. Ispirato al racconto Il naso di Gogol, il videoclip di Spray Nasale narra le vicende di un naso vagabondo e del suo cruciale incontro con uno spray nasale che sembra essere la soluzione alla sua condizione di perenne disagio. In realtà l’apparente “supereroe” spray nasale si rivela essere un personaggio negativo poiché apporta un beneficio illusorio e temporaneo, come tutti gli appigli dannosi a cui ci si aggrappa per non sprofondare nel dolore.
«SPRAY NASALE è il brano che rappresenta appieno ciò che la band vuole essere» ci racconta il cantante dei Kutso, Matteo Gabbianelli, che abbiamo intervistato a novembre dell’anno scorso proprio per il debutto di Musica per persone sensibili. La melodia dance degli anni ’90 unita al rock elettronico fa da contrasto ad un testo cupo e decadente, una peculiarità propria dell’intera discografia del gruppo, sostenuto anche da artisti come Caparezza e Alex Britti, coproduttore del loro ultimo disco.
«Ho condiviso con loro dei bei momenti “on the road” e ammiro molto il travestimenti del loro chitarrista, lo chiamo Stanislao Moulinsky, un personaggio dei fumetti di Nick Carter. Sono davvero molto simpatici, abbiamo suonato insieme anche a Miami» ci raccontava Caparezza prima di affrontare il tour estivo, in viaggio per la prima tappa a Parabiago.