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Simba La Rue è stato accoltellato

La scorsa notte a Bergamo il rapper è stato vittima di un'aggressione che alcuni collegano alla faida con Touché, che ha però dichiarato: «Faccio solo musica, non voglio fare la guerra»

Foto press

Simba La Rue, nome d’arte di Mohamed Lamine Saida, è stato accoltellato la scorsa notte a Treviolo, alle porte di Bergamo.

Secondo le prime ricostruzioni del Corriere della Sera, il rapper stava accompagnando a casa la sua ragazza quando una persona armata di coltello sarebbe sbucata dal nulla, colpendolo più volte. Allertati dalla confusione, i residenti del quartiere hanno chiamato il 112. Il ragazzo è stato portato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove pare essere in condizioni gravi, ma non in pericolo di vita.

Come vi avevamo raccontato nei giorni scorsi, nell’ultima settimana Simba La Rue era nuovamente al centro della cronaca dopo l’aggressione che aveva coinvolto Touché, rapper di Padova, anche lui di origine magrebina. Sui social erano apparsi video dove alcune persone, mai inquadrate, bullizzavano e umiliavano Touché in quello che è sembrato essere un vero e proprio tentativo di sequestro di persona.

«Dov’è il gangster che sei, dov’è la tua sicurezza?», si sentiva nel video, mentre il rapper padovano veniva mostrato con il naso sanguinante. La faida, iniziata per un diss che Touché avrebbe indirizzato a Simba La Rue nel brano Pull Up, era già esplosa in Corso Como, a Milano, dove uno scontro tra le due parti era degenerato in un lancio di bottiglie, nonché in una successiva rissa fuori da una discoteca di Padova.

Negli ultimi giorni la tensione tra le due crew si era fatta sempre più forte, tanto che alcuni considerano l’aggressione a Simba La Rue una possibile resa dei conti. Dopo il tentato sequestro, in varie storie Instagram erano apparse affermazioni poco rassicuranti: «Ti sei messo in un bel guaio, figlio di puttana, domani io vado in carcere» o «Voi pensate di averla chiusa così, la storia? Per me è iniziata ora, figli di troia, fosse l’ultima cosa che faccio».



Nel pomeriggio però Touché è intervenuto sulla questione con un video sul suo profilo Instagram, dichiarandosi totalmente estraneo alla vicenda: «Io faccio musica, solo musica, tutto il resto lasciatelo lontano da me, che non voglio fare la guerra. Nessuno di noi vuole una madre che piange». Nel breve video il rapper ha aggiunto che «siamo tutti ragazzi di cuore, spero che anche voi vogliate mettere il cuore in pace». Nella caption: «Siamo tutti fratelli, arabi e non, dovremmo aiutarci uno con l’altro, non farci la guerra. Tutto questo non ha senso, dovremmo fare musica insieme non ammazzarci». E in una storia: «Stiamo facendo divertire tutti con le nostre disgrazie… Fermiamoci».

Sarà davvero la fine della faida?

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