Secondo Gene Simmons, Ace Frehley non è morto a causa del solo trauma conseguente alla caduta, ma anche delle «decisioni sbagliate» che ha preso nella sua vita.
L’ex chitarrista dei Kiss è morto lo scorso 16 ottobre. Il medico legale della Morris County, nel New Jersey, ha indicato come causa del decesso un trauma contusivo alla testa occorso dopo una caduta accidentale, una spiegazione coerente con quanto detto dalla famiglia che aveva parlato di una caduta avvenuta a casa. Un paio di settimane prima della morte, si leggeva sul profilo ufficiale di Frehley che il musicista era stato costretto a cancellare prima uno e poi tutti i concerti previsti nel 2025 per via di una «piccola caduta».
In un’intervista rilasciata al New York Post, Simmons si è detto convinto che ci sia per lo meno una concausa. «Non ha voluto seguire i consigli di chi gli voleva bene, me compreso, e che cercava di convincerlo a cambiare stile di vita», ha detto il bassista. «Ha continuato a prendere decisioni sbagliate. Non sono un dottore, ma cadere dalle scale non ti uccide. Potrebbero esserci stati altri problemi e questo mi spezza il cuore. La cosa triste è che raccogli quel che semini».
A metà novembre, in occasione di uno dei due show del gruppo (senza trucco) fatti per la Kiss Cruise: Land Locked in Vegas, Paul Stanley ha ricordato Frehley come «uno che sta alla base di questa band. Abbiamo avuto delle divergenze, ma è così che funziona in famiglia. Prendiamoci un momento e pensiamo a lui che ci guarda dall’alto, probabilmente da Jendell».
Simmons ha rilasciato l’intervista in occasione dei premi Kennedy di cui sono stati insigniti assieme a Gloria Gaynor, Sylvester Stallone, George Strait e Michael Crawford. È il primo Kennedy Center Honors da quando Trump ha assunto la carica di presidente del consiglio che amministra la fondazione, che in precedenza era stata secondo lui guidata secondo criteri woke e da cui ha eliminato membri a lui sgraditi. È anche la prima volta che Trump partecipa al conferimento delle medaglie ed è la prima in assoluto in cui la serata è presentata dal presidente e non da attori, musicisti o gente di spettacolo.
Con la consueta enfasi, alla vigilia Trump ha parlato del fatto che la cerimonia sarà trasmessa da CBS e Paramount+ tv il 23 dicembre e che farà registrare «il più alto indice di ascolto mai fatto, e hanno ottenuto ascolti piuttosto buoni, ma non c’è niente di paragonabile a quello che succederà domani sera. Non è mai successo che un presidente presentasse i premi. È la prima volta. Sono sicuro che faranno ottime recensioni, vero? Sapete, diranno: “È stato orribile. È stato tremendo. È stata una cosa terribile”. No, andrà tutto bene. Ho visto alcuni dei presentatori. Jimmy Kimmel è stato terribile e se non riesco a batterlo in quanto a talento, vuol dire che non dovrei essere presidente».












