Secondo Deezer quasi una canzone su cinque è prodotta dall’intelligenza artificiale | Rolling Stone Italia

Ma che bel futuro

Secondo Deezer quasi una canzone su cinque è prodotta dall’intelligenza artificiale

La piattaforma di streaming usa un software che rileva automaticamente le tracce fatte con l’IA. Sarebbero il 18% del totale

Secondo Deezer quasi una canzone su cinque è prodotta dall’intelligenza artificiale

Foto: Gaelle Marcel/Unsplash

Secondo Deezer quasi una canzone su cinque caricate sulla piattaforma è prodotta con l’intelligenza artificiale. È il risultato inquietante emerso dall’applicazione di un software che rileva automaticamente le tracce fatte con l’IA e pubblicate dal competitor di Spotify e Apple Music.

Per le precisione, il 18% della musica caricata ogni giorno su Deezer, ovvero 20 mila canzoni, sarebbe pronto interamente dall’IA. Sì, interamente. Non si parla quindi dell’uso dell’intelligenza artificiale come strumento, ma della produzione completa di canzoni.

È un trend in aumento significativo negli ultimi mesi, ha spiegato Alexis Lanternier, AD di Deezer, ed è un problema che riguarda tutte le piattaforme. A differenza di altre, Deezer ha deciso di apporre un’etichetta alle tracce prodotte con l’IA per avvisare l’ascoltatore.

«L’intelligenza artificiale non è di per sé buona o cattiva», ha detto Lanternier, «ma siamo convinti che un approccio responsabile e trasparente sia fondamentale per rinsaldare la fiducia fra utenti e industria musicale», oltre a voler a salvaguardare «i diritti degli artisti e degli autori in un momento in cui le norme che regolano il diritto d’autore sono messe in dubbio dal modelli di apprendimento dell’IA», ovvero dal fatto che le canzoni “vere” siano usate per addestrare i software.

Per ora la musica prodotta dall’IA è solo lo 0,5% del totale su Deezer, ma il trend è chiaro e il 70% di questa musica avrebbe un intento fraudolento. Deezer afferma che quando viene rilevato un tentativo di manipolazione, la traccia viene esclusa dallo streaming; se invece si tratta di “semplici” tracce IA, la piattaforma appone un tag per informare l’utente.

Secondo uno studio condotto dalla Confederazione internazionale delle società di autori e compositori e da PMP Strategy, con la partecipazione tra gli altri di Deezer, l’intelligenza artificiale metterà a rischio entro il 2028 quasi un quarto dei proventi di chi fa musica, ovvero 4 miliardi di euro ogni anno.

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