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Sanremo, i duetti e le cover per festeggiare i 70 anni del festival

Anastasio interpreta Renato Zero, Gabbani 'L'italiano' di Toto Cutugno e Achille Lauro un classico di Mia Martini: ecco cosa canteranno i campioni nella serata celebrativa di giovedì 6 febbraio

Foto: Getty Images

È stato diffuso l’elenco delle cover che i big in gara a Sanremo 2020 porteranno sul palco dell’Ariston nella serata di giovedì, quella dedicata alle celebrazioni per i 70 anni del Festival della Canzone Italiana. Ci sono delle belle sorprese. Ecco la lista:

– Anastasio canta Spalle al muro, brano portato al successo da Renato Zero nel 1991, classificandosi secondo, dietro a Se stiamo insieme di Riccardo Cocciante;

– Piero Pelù opta per Cuore matto intonata da Little Tony e Mario Zelinotti nel Sanremo del 1967;

– Elodie duetta con il pianista siriano Aeham Ahmad sulle note di Adesso tu, con cui Eros Ramazzotti partecipò al festival nel 1986;

– Elettra Lamborghini mette in campo MYSS Keta per una versione (si spera) cult di Non succederà più di Claudia Mori, presentata (in qualità di ospite) nella manifestazione del 1982;

– Giordana Angi si cimenta in La nevicata del ’56, brano con cui Mia Martini, nel 1990, vinse per la terza volta il Premio della Critica;

– Diodato suonerà 24 mila baci, interpretata nel 1961 da Adriano Celentano e Little Tony. Il brano si classificò al secondo posto;

– Raphael Gualazzi fa il sofisticato cantando – con Simona Molinari – E se domani, portato alla ribalta da Fausto Cigliano e Gene Pitney nel 1964. La canzone non arrivò in finale;

– Francesco Gabbani si trasforma in Toto Cutugno con L’italiano, in gara a Sanremo 1983;

– Alberto Urso ha chiesto a Ornella Vanoni di duettare con lui sulla musica di La voce del silenzio, presentata da Tony Del Monaco e Dionne Warwick nel 1968;

– Marco Masini duetta con Arisa nelle Vacanze romane dei Matia Bazar, quarti classificati alla manifestazione del 1983;

– Enrico Nigiotti intona Ti regalerò una rosa con Simone Cristicchi che nel 2007 vinse il festival con questo brano;

– Michele Zarrillo sceglie la voce di Fausto Leali per Deborah, brano che portò al successo con Wilson Pickett nel 1968;

– Rita Pavone ha puntato sulla canzone 1950 di Amedeo Minghi. E duetterà proprio con il cantautore capitolino, che portò il brano (con scarso successo) a Sanremo 1983;

– Tosca con la spagnola Silvia Peréz Cruz canta Piazza Grande di Lucio Dalla, che si classificò ottavo nel 1972;

– Achille Lauro insieme ad Annalisa rischiano con la difficilissima Gli uomini non cambiano di Mia Martini, seconda classificata a Sanremo 1992;

– Bugo e Morgan intonano Canzone per te, che trionfò al festival del 1968 grazie alle interpretazioni di Sergio Endrigo e Roberto Carlos;

– Irene Grandi con l’attore Bobo Rondelli portano la loro versione di La musica è finita, cantata da Ornella Vanoni in abbinamento con Mario Guarnera nell’edizione n° 17 del 1967;

– Le Vibrazioni hanno chiesto ai Canova di reinterpretare Un’emozione da poco, che valse un secondo posto ad Anna Oxa nel 1978;

– Levante coinvolge Francesca Michielin e Maria Antonietta per Si piò dare di più, canzone di Gianni Morandi, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri vincitrice nel 1987;

– Junior Cally omaggia Vado al massimo (1982) di Vasco con i Viito, duo romano it-pop;

– Paolo Jannacci ricorda il padre Enzo con Se me lo dicevi prima (1989) insieme all’attore Francesco Mandelli;

– I Pinguini Tattici Nucleari si danno al medley: Papaveri e papere di Nilla Pizzi (secondo posto nel 1952), Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli (secondo posto nel 1966), Gianna di Rino Gaetano (terza classificata nel 1978), Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri (1981), Una musica può fare di Max Gazzè (1999), Salirò di Daniele Silvestri (2002), Sono solo parole di Noemi (terzo posto nel 2012) e Rolls Royce di Achille Lauro (2019);

– Rancore porta Luce di Elisa (trionfatrice del 2001) con Dardust e il gruppo La Rappresentante di Lista;

– Riki canta la cover di L’edera di Nilla Pizzi (abbinata a Tonina Torrielli) insieme alla popstar spagnola Ana Mena.

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