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Rovazzi: «Ringrazio Fedez». E adesso faccio quello che voglio

Il video del nuovo singolo dell'autore di 'Andiamo a comandare' arriva venerdì: tra i tanti ospiti Albano, Eros Ramazzotti, Fabio Volo, Rita Pavone, Massimo Boldi e Diletta Leotta. E ovviamente il "maestro" Gianni Morandi
Fabio Rovazzi e Massimo Boldi in una scena di backstage.

Fabio Rovazzi e Massimo Boldi in una scena di backstage.

Faccio quello che voglio è il nuovo episodio della storia a puntate che Rovazzi ha iniziato con Volare, hit trasversale dell’estate 2017. È il primo singolo di Rovazzi dopo la chiacchieratissima uscita da Newtopia, la società di Fedez e J-Ax che aveva dato il via alla sua avventura. «Sarò sempre grato a Fede per la spinta che mi ha dato», commenta l’autore di Andiamo a comandare. «Le amicizie nascono e crescono, la nostra è inciampata perché avevamo visioni diverse sulle nostre velleità artistiche. Spero che poi si risani, un giorno».

Il video si apre con una scena di pesca con Morandi, mentore canoro e social dello Youtuber diventato non-cantante, che, dopo il successo di Volare, racconta a Rovazzi che esistono delle boccette in un caveau in cui sono conservati i talenti e le fattezze delle persone di talento del mondo dello showbiz italiano. Come in un surreale film di 007 (pieno di citazioni, dagli X Men a Star Wars) il video è pieno di colpi di scena, tra face morphing con Rovazzi che si trasforma in Cracco, carceri in compagnia di Youtuber (Luis Sal, sotto mentite spoglie), citazioni varie – su tutte Liberato – e un Briatore dal cuore d’oro.

Durante la sua fuga, Rovazzi ruba la voce ad Al Bano («che ho conosciuto a un concerto di Justin Bieber, non chiedetemi altro»), Emma e Nek, i tre featuring del brano. Nel video ci sono, tra i citati altri, Eros Ramazzotti, Fabio Volo, Rita Pavone, Massimo Boldi, Roberto Pedicini e Diletta Leotta.

«A me non interessa la gara dei tormentoni» chiarisce Rovazzi. «Il pezzo è molto forte. Avevo un dubbio, visto che ci sono due ritornelli di due cantanti diversi, ma in questo caso funziona. I personaggi nel video sono lì per stupire. Cracco ha una parlata molto lenta, mi piaceva farlo rappare velocissimo. Mi piace il concetto di inaspettato». C’è anche un tema quasi educativo sui modelli di comportamento, «un problema dell’Italia» che esalta gli esempi negativi.

Un video che è molto più di un video, quasi un cortometraggio. «Sogno di dirigere un film tutto mio», racconta Rovazzi. «Quando ho girato Il vegetale mi sono innamorato di questo mondo, il prossimo step vorrei che fosse un film con la mia regia. Ho fondato anche una casa di produzione, Raw, che ha prodotto questo video».

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