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Rolling Stone dedica a David Bowie il nuovo numero di febbraio

Da "Ziggy Stardust" a "Blackstar", è stato un personaggio probabilmente irripetibile. Non solo per l'unicità della sua musica. Iggy Pop, Bono, Trent Reznor, Mick Jagger, sono tanti gli amici lo ricordano sul numero in edicola dal 4 febbraio
In quell’estate del 1969 Bowie aveva i capelli ricci e biondi, era la sua maschera hippy

In quell’estate del 1969 Bowie aveva i capelli ricci e biondi, era la sua maschera hippy

Il numero di febbraio apre con un lungo speciale dedicato all’uomo che non ha mai smesso di essere un artista, con un portfolio di immagini rarissime e straordinarie che ripercorrono quasi cinquant’anni di rock’n’roll e di cambiamenti. La storia delle storie del Duca Bianco, dall’apprendistato artistico di David Jones – che diventa Bowie dal 1966 – alla prima memorabile stroncatura di Station to Station, nel 1976, che precede la “trilogia berlinese”.

Dai vostri ricordi raccolti attraverso l’hashtag #bowieperme a quelli di artisti che hanno condiviso con lui importanti pezzi di carriera e di vita. Iggy Pop, Pete Townshend, Mick Jagger, Trent Reznor, Bono, Yoko Ono e Madonna.

«NON SO DOVE ANDRÒ ADESSO,
MA PROMETTO CHE NON SARÀ NOIOSO» David Bowie

Dal 4 febbraio il nuovo numero sarà in edicola. In un sapiente cocktail abbiamo messo due parti di musica e una di cinema con Ben Stiller che ci parla di Zoolander 2, di Roma e di moda, Jennifer Lawrence al cinema con Joy, il ritorno dei Guns N’ Roses, Salmo, I Cani, Patty Pravo, Afterhours e Animal Collective. E l’intervista che ha fatto arrabbiare anche Obama: Sean Penn vs. El Chapo, l’uomo più ricercato del mondo, ora in prigione.

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