Robert Smith: «Dieci anni di vita nel disco dei Cure, non faremo più una cosa simile» | Rolling Stone Italia
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Robert Smith: «Dieci anni di vita nel disco dei Cure, non faremo più una cosa simile»

«Il nuovo materiale è emotivamente forte», spiega il cantante che descrive l'album come frutto di uno sforzo irripetibile. Uno dei problemi? «I testi. Sono ipercritico con me stesso». E su Morrissey dice...

Robert Smith: «Dieci anni di vita nel disco dei Cure, non faremo più una cosa simile»

«Il nuovo materiale dei Cure è emotivamente forte. Sono 10 anni di vita distillati in due ore intense di musica». Così Robert Smith ha descritto il prossimo album dei Cure. Lo ha fatto nel corso di un’intervista concessa al Sunday Times in occasione dell’uscita del duetto con i Chvrches How Not to Drown (vedi sotto il video).

Smith ha ammesso di avere avuto problemi a finire i testi dell’album. «Abbiamo registrato una ventina di canzoni e io non ho scritto alcun testo. Cioè, ho scritto un sacco di roba, ma quando la rileggevo mi sembrava spazzatura. Il punto è che sono diventato ipercritico con me stesso. “A chi potrà mai interessare questa roba?”. Davvero pessima. Riascoltavo i pezzi: la musica migliore mai fatta dalla band e parole banali».

L’anno scorso Smith ha perciò mollato e deciso che i brani sarebbero rimasti in forma strumentale. «Ma quest’anno ci sono tornato sopra. L’anno scorso è stato difficile per vari motivi, non ultimo la pandemia, ma le cose che ho scritto quest’anno mi piacciono». Il problema è la ripetitività. «Su quanti argomenti puoi scrivere? Se cerchi di trovare parole nuove esci dal linguaggio che usi e il risultato è tremendo».

CHVRCHES, Robert Smith - How Not To Drown (Official Video)

Infine, Smith ha descritto il nuovo materiale dei Cure come «emotivamente forte. Sono 10 anni di vita distillati in due ore intense di musica. Non penso che faremo più una cosa simile». Il prossimo sarà quindi l’ultimo album dei Cure?

L’autore dell’intervista ha anche pubblicato su Twitter una, chiamiamola così, bonus track della conversazione: il rapporto di Smith con Morrissey che il cantante dei Cure definisce «una faida immaginaria» cominciata una ventina d’anni fa. «Non mi piacevano particolarmente gli Smiths. Per un breve periodo siamo stati competitor, ma la loro musica non mi diceva granché. Non li detestavo dal punto di vista personale, semplicemente non li conoscevo». Perché allora si è diffusa l’idea che ci fosse una faida tra i due? «La gente vuole disperatamente che diventi una soap opera».

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