Robert Plant è stato uno dei grandi assenti del concerto di addio di Ozzy Osbourne. Soprattutto visto che era stato invitato da Tony Iommi dei Black Sabbath a esibirsi con tutti i grandi ospiti della serata. Invito però che Plant ha preferito rifiutare.
In una recente intervista a Mojo, Plant ha raccontato che in questo momento preferisce pensare a suonare «in piccoli locali» con il suo nuovo progetto con i Saving Grace piuttosto che «in uno stadio da calcio con certi vecchi amici». Il riferimento al Back to Beginning di Ozzy sembra piuttosto esplicito.
«I concerti sono abbastanza piccoli, quindi se nessuno vuole andarci non è la fine del mondo. E così, con quell’atteggiamento lassista, rilassato, o come volete chiamarlo – suicida! – invece di suonare in uno stadio con i vecchi amici, eccoci lì: eravamo liberi. Potremmo divertirci». «Ho già suonato in un discutibile Live Aid all’O2, da Obama alla Casa Bianca, e tutte queste cose: sono già stato beatificato»
Tornando a Ozzy e ai Sabbath, Plant ha continuato: «Ho detto, Tony, mi piacerebbe venire, ma non posso. Non posso proprio. Non sto dicendo che preferirei uscire con Peter Gabriel o Youssou N’Dour, ma non so assolutamente nulla di ciò che sta succedendo in quel mondo adesso. Non lo condanno, non ho nulla contro. È solo che ho scoperto questi altri posti che sono più arricchenti».











