Rihanna al primo posto della classifica, ma con il minor numero di copie della storia | Rolling Stone Italia
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Rihanna prima in classifica, ma con il minor numero di copie della storia

"Anti" ha totalizzato 54.000 copie in una settimana. Se però non si conteggia lo streaming la cifra è decisamente più bassa

Rihanna torna al numero uno, ma segna un record negativo

Rihanna torna al numero uno, ma segna un record negativo

Questa è stata una bella settimana per Rihanna: il suo ultimo album, Anti, è tornato alla numero 1 della Billboard Chart dei dischi più venduti negli Stati Uniti. L’ottavo lavoro della cantante aveva debuttato alla prima posizione a metà febbraio per perdere il primato pochi giorni dopo, rimanendo comunque nella top 5 fino ad oggi. Grazie però a una serie di esibizioni live e al forte traino del singolo Work feat. Drake, Anti si è ripreso il primato. Oltre a questo però, Rihanna ha ufficialmente stabilito un record per cui c’è poco da festeggiare: ha raggiunto il vertice della classifica vendendo il minor numero di copie di sempre.

Diamo uno sguardo ai dati: secondo Nielsen, le copie vendute dal disco questa settimana sono 54.000. Un numero, basso, che tiene conto di diversi fattori: vendite fisiche, visualizzazioni, streaming. Solo scorporando il dato si arriva al vero numero di copie (sia fisiche che digitali) vendute: 17.000. Avete capito bene, nel mercato musicale più grande al mondo, 17.000 copie vendute fanno arrivare un disco al numero 1 della classifica. Solo qualche anno fa, con vendite del genere si sarebbe entrati a malapena nelle prime 50 posizioni.

La crisi delle vendite è un fenomeno ormai inarrestabile (certo, c’è anche Adele che vende 2 milioni in una settimana, ma queste sono eccezioni che si contano sulle dita di una mano, aiutate anche dall’assenza dell’album sui canali di streaming). Per evitare dunque la diffusione di numeri pressapoco ridicoli, le classifiche hanno dovuto adeguarsi. La nuova metodologia di conteggio tiene conto degli stream (1500 riproduzioni equivalgono a una copia venduta) e delle visualizzazioni dei video ufficiali su Youtube che, per RiRi, devono essere davvero tante.

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