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Raffaella Carrà sarà il volto della moneta da 2 euro

A sostituire Dante, dopo Verdi, Cavour, Falcone e Borsellino arriva dal 2023 la “Raffa nazionale”, a due anni dalla sua scomparsa. È la prima volta di una cantante. Lo ha deciso la Zecca dello Stato

foto: Getty

Il caschetto biondo di Raffaella Carrà apparirà dal prossimo anno sulle monete da due euro.

Lo ha deciso la Zecca dello Stato per rendere omaggio alla grande artista di origine emiliana a un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 5 luglio del 2021 all’età di 78 anni e dopo una breve malattia. Poliedrica è un termine che accostato alla “Raffa nazionale” non sembra per nulla ingombrante: cantante, ballerina, attrice, conduttrice, stilosissima. In una parola: icona. Così rimarrà nell’immaginario collettivo, in Italia e all’estero, grazie al successo delle trasmissioni Tv che ha guidato e delle canzoni diventate veri e propri cult per più generazioni. E ora il suo volto sarà su una moneta.

Lo ha rivelato Fabio Canino al Festival della Tv, a Dogliani, in provincia di Cuneo e che si sta svolgendo in questi giorni. Un omaggio alla showgirl e un pezzo da collezione. I Paesi membri della Zona Euro possono infatti decidere di coniare, oltre a quelle per gli appassionati, delle monete commemorative o celebrative, dedicandole ad un personaggio che è stato importante per la propria cultura. E così a Raffaella Carrà, dopo che le sono già state intitolate una piazza a Madrid, una a Bellaria e un’altra nel Centro di Produzione Rai di Via Teulada, arriva anche su una moneta col suo volto che verrà coniata in Italia nel 2023, a poco meno di due anni dalla scomparsa.

Dal 2004 a oggi, questa pratica si è sempre più diffusa nei Paesi europei. Dal canto suo, l’Italia nel 2022 ha omaggiato con questa modalità il 170° anniversario della Polizia di Stato, i 35 anni del Programma Erasmus e il 30° anniversario della morte dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Mentre nel 2021 le monete da 2 euro italiane ricordavano i 150 anni di Roma capitale d’Italia e i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari in prima linea per l’emergenza Covid-19.

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