Quando i Kaiser Chiefs rifiutarono un verso di Bowie perché «orrendo» | Rolling Stone Italia
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Quando i Kaiser Chiefs rifiutarono un verso di Bowie perché «orrendo»

La band inglese ha raccontato un episodio legato al Duca Bianco e di una possibile collaborazione naufragata

Quando i Kaiser Chiefs rifiutarono un verso di Bowie perché «orrendo»

Kaiser Chiefs e David Bowie

Foto: press (1), Ralph Gatti/AFP via Getty Images (2)

C’è chi avrebbe dato un’intera carriera per poter collaborare anche solo un istante con David Bowie. E poi ci sono i Kaiser Chiefs che invece nel 2011 rifiutarono un contributo testuale del Duca bianco.

L’aneddoto è stato raccontato da Ricky Wilson e Andrew White – rispettivamente voce e chitarra della band – durante un’intervista tenuta su Virgin Radio UK in promozione del loro ottavo album in studio, Kaiser Chiefs’ Easy Eighth Album. Il fatto risale alle registrazioni di The Future Is Mediaval, il quarto album in studio dei Kaiser Chiefs pubblicato nel 2011 e prodotto da Tony Visconti, stretto collaboratore di Bowie.

«Ricordi quando non abbiamo utilizzato un verso che ci aveva mandato Bowie?» ha chiesto Wilson al suo compagno di band prima di continuare: «Stavamo lavorando ad un album con Tony Visconti, tempo fa, e ci mancava un verso. Così gli abbiamo: “Pensi che David Bowie possa aiutarci?”». Stando al racconto Tony scrisse davvero a Bowie. «Sì, ci mandò poi un verso, ma non funzionava molto con il brano».

Wilson ha così ricordato il verso proposto da Bowie, “Waters aren’t going to muddy themselves” (le acque non si infangheranno), aggiungendo: «Potremmo usarlo per il prossimo disco». Il commento di White? «Quel verso è orrendo». E a chiudere una pronta risposta di Wilson: «Non puoi dire così, è Bowie!».

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