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Prince, Tim Burton, Aphex Twin: i grandi che sono tornati nel 2014

Da Beck che ritorna a combattere per i Grammy Awards a Prince e agli Slipknot. I volti della vecchia scuola che sono tornati alla grande quest'anno
Prince, 56 anni, tornato nel 2014 con due album

Prince, 56 anni, tornato nel 2014 con due album

Aphex Twin

Richard D. James non si era dato alla latitanza dopo l’ultimo album come Aphex Twin (2001), ma da allora non è riuscito a fare niente di paragonabile a Syro (leggi la recensione e ascolta l’album qui). È innegabile: il nuovo album sembra un reperto degli anni che furono, quando l'”ambient” era ai suoi massimi e sembrava che la jungle sarebbe stata il suono del futuro. Ma adesso che la musica elettronica è tornata a comandare, Syro sembra come un incredibile prodotto della vecchia scuola, come se James stesse orgogliosamente scattando in pellicola 35 millimetri in un mondo in cui tutti sono passati al digitale.

Beck

Dopo molti dolori alla schiena – e una serie di album onorevoli ma fuori contesto – Beck ha ritrovato una sua bellezza calma. Morning Phase è il frutto di più di un decennio di riflessione sul percorso di Sea Change (2002), ma non è un sequel – così come il suo Guero (2005) non lo è di Odelay (1996). Morning Phase ha catturato la promessa mezza addormentata e l’ansia di un nuovo giorno, dando all’ex bambino prodigio le migliori recensioni degli ultimi anni e una nomination come Album dell’anno ai Grammy Awards (vincerà? Lo sapremo l’8 di febbraio).

Tim Burton

Una volta era il promettente disagiato di periferia che dirigeva film come Beetlejuice – Spiritello porcello (1988) e Edward mani di forbice (1990). Negli ultimi tempi si era dato a una cifra più imaginifica, con Alice in Wonderland (2010) e Dark Shadows (2012). Ma il suo ultimo film, Big Eyes, è un benvenuto ritorno al Burton più caldo e personale. Racconta la storia della pittrice Margaret Keane (Amy Adams) e di suo marito Walter (Christoph Waltz). Potete vedere qualche scena in anteprima cliccando qui. Compassionevole verso Margaret e ambivalente rispetto all’ingresso dell’arte nel mercato di massa, questo film sorprende Tim Burton ad andare più in profondo di quanto faccia da decenni. Uscirà nei cinema italiani il primo gennaio.

Prince

Prince al Saturday Night Live

Sì, è vero, ogni quattro anni si torna a parlare della rinascita di Prince, in occasione di un nuovo tour o di un nuovo album. Puntuale come sempre, Prince quest’anno ha pubblicato due album (leggi la recensione e ascolta l’album qui). Non serve che vi diciamo che non è nello stato di forma degli anni di Sign o’ the Times (1987), ma a 56 resta molto più vitale e sonoramente intrigante di molti suoi colleghi degli anni ’80. E la sua ultima performance al Saturday Night Live (sopra, un momento) conferma la sua forza e la sua grandezza.

Slipknot

«Ho voluto che quest’album avesse dentro la storia di questi ultimi 4 anni», ha detto Corey Taylor, cantante del gruppo, a Rolling Stone a proposito di .5: The Gray Chapter (leggi la recensione e ascolta l’album qui), disco arrabbiato, dedicato alla morte per overdose del bassista Paul Gray. È il loro primo album da 6 anni a questa parte e suona come se ci fosse voluto ogni istante di questo periodo per creare questo potente e appassionato studio sulla perdita (finito subito in cima alle classifiche).

Le colonne sonore

Se le vendite degli album continuano a deludere, quelle delle colonne sonore non smettono di brillare. La colonna sonora di Frozen è stata al primo posto nella classifica di vendita americana per 13 settimane e, a più di un anno dall’uscita del film, è ancora tra i primi 10 posti. Poi sono arrivati i Guardiani della Galassia, che con il loro Awesome Mix (ascoltalo qui) hanno guadagnato la testa della classifica per un paio di settimane, facendo conoscere i grandi successi degli anni ’80 a una generazione di ragazzini appassionati delle storie Marvel.

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