Ieri Pras Michél dei Fugees è stato condannato a 14 anni di prigione per associazione a delinquere, riciclaggio di denaro sporco e lobbying illegale.
La sentenza è arrivata ieri pomeriggio a Washington D.C. Oltre ai 14 anni di prigione, Michel dovrà scontare anche 3 anni di libertà vigilata.
Gli avvocati di Michél presenteranno ricorso sia contro la condanna che contro la sentenza. Nel frattempo, Michel dovrebbe costituirsi il 27 gennaio. «Nel corso della sua carriera, Pras ha abbattuto molte barriere», ha dichiarato la sua portavoce, Erica Dumas, a Rolling Stone US. «Questa non è la fine della sua storia».
Nel 2019, il governo federale ha incriminato Michel con quattro capi d’accusa per aver versato contributi illegali alla campagna per la rielezione di Barack Obama nel 2012. Due anni dopo, il governo ha aggiunto ulteriori capi d’accusa: frode bancaria, occultamento di fatti rilevanti, intimidazione di testimoni, violazione del Foreign Agents Registration Act (FARA) e attività come agente non registrato della Repubblica Popolare Cinese.
Le accuse contro Michél erano legate alla sua relazione con il finanziere malese Jho Low. Low è accusato di aver rubato 4,5 miliardi di dollari del fondo sovrano 1MDB della Malesia. Michél avrebbe aiutato a muovere i soldi rubati incanalando denaro nella campagna di rielezione di Barack Obama del 2012, facendo pressioni sull’amministrazione di Donald Trump affinché interrompesse ogni indagine su Low e il miliardario dissidente cinese Guo Wengui.
Dopo la condanna, il rapper ha chiesto un nuovo processo, sostenendo che il suo avvocato, David Kenner, avesse compromesso il suo caso utilizzando l’intelligenza artificiale per scrivere le argomentazioni finali. Il giudice ha respinto la richiesta.






