Pete Townshend userà la quarantena per scrivere un album degli Who | Rolling Stone Italia
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Pete Townshend userà la quarantena per scrivere un album degli Who

Lo ha raccontato alla BBC. “Sono in campagna, passo del gran tempo in studio. È come se qualcuno avesse esaudito un mio desiderio”

Pete Townshend userà la quarantena per scrivere un album degli Who

Pete Townshend in concerto con gli Who nel 2019

Foto: Robb Cohen/Invision/AP/Shutterstock

Il coronavirus ha costretto gli Who a rimandare il tour al 2021, ma non ha ridotto Pete Townshend all’inattività. Anzi, in un’intervista con Matt Everett della BBC il cantante e chitarrista ha rivelato che sta usando questo periodo di pausa per iniziare a lavorare sulla nuova musica degli Who.

“Sono nel Wilshire, ho una casa in campagna qui”, ha detto. “Lo ammetto, mi sento fortunato perché quel che faccio di solito è proprio passare del gran tempo da solo in studio. È come se fosse stata esaudita una preghiera che mai e poi mai avrei mai avuto il coraggio di fare. E cioè: per favore, ferma tutto e concedimi un po’ di tempo in studio. È come se fosse un regalo”.

Per ora Townshend sta lavorando a un remix di Beads on One String dall’album del 2019 Who che potrebbe uscire come singolo. “Ho anche pensando alla possibilità di iniziare prima a lavorare a nuove canzoni per un altro album degli Who, visto che l’ultimo è andato bene. Contavo comunque di farlo, ma l’anno prossimo. Sto buttando giù delle idee”.

Townshend sta anche lavorando all’adattamento musicale del suo romanzo dell’anno scorso The Age of Anxiety. “Richiede tempo, ma è bello dedicarvisi”, ha detto. “Sto lavorando con orchestrazioni, beat, vecchi sintetizzatori e naturalmente chitarre e pianoforte”.

Who è il primo album del gruppo da Endless Wire del 2006, il secondo da It’s Hard del 1982. Townshend non pubblica un disco solista da Psychoderelict del 1993. Ha passato molto tempo in tour. “Non che mi sia mai piaciuto andare in tour”, ha detto alla BBC, “ma fa parte del business. Traggo gioia dalla composizione, dalla scrittura, dal tempo che passo armeggiando in studio. Sono come un bambino che gioca col suo trenino. Terribile”.

“Ho una gran fortuna a stare qui in campagna. C’è spazio per camminare, ci sono i cani. Sto facendo del fai da te per lo studio. Ho un vecchio camper americano e al momento sto installando una postazione di finger drumming sul retro. È divertente. Chissà, potrebbe alimentare l’ispirazione, la creatività”.

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