Dopo che nell’estate del 2024 i Jane’s Addiction sono stati costretti a cancellare un inter tour a causa di una rissa sul palco tra Dave Navarro e Perry Farrell, la band ha intentato una casa contro il cantante per violenza intenzionale, negligenza, violazione del dovere fiduciario, violazione di contratto e, nel caso di Navarro, anche di aggressione e percosse. Una causa da 10 milioni di dollari a cui Farrell ha voluto controbattere.
Secondo i documenti ottenuti da People, per rispondere alla denuncia presentata dai tre musicisti presso la Los Angeles County Superior Court, Farrell ha elencato 35 punti difensivi. Nei documenti si legge che Farrell afferma di aver agito in «buona fede e senza malizia» nei confronti del chitarrista, accusato invece di aver «le mani sporche», di «non aver esposto fatti sufficienti a costituire una causa di azione legale» e di «non aver esercitato la dovuta diligenza e cura per mitigare le presunte accuse e danni».
Farrell «nega ogni singola accusa contenuta nella denuncia» e nega inoltre che Navarro abbia «subito danni di alcun tipo o entità». Il cantante chiede il rimborso delle spese legali e dei costi processuali relativi al caso.
«La nostra causa parla da sé», ha risposto Christopher Frost, avvocato di Navaro, Avery e Perkins, in una dichiarazione scritta rilasciata a Rolling Stone US, «così come il video. Con questa risposta, il signor Farrell non sta prendendo alcuna misura formale per fermare la causa». Frost in un’altra nota ha aggiunto che i musicisti si sono trovati di fronte a un compagno di band «spesso incapace di esibirsi a un livello accettabile e che ha più volte minacciato di far deragliare il tour».
Sempre secondo Frost, l’interruzione del tour dei Jane’s Addiction sarebbe stata presa unilateralmente da Farrell senza aver consultato gli altri memebri del gruppo.
