Perché è importante andare a vedere i June of 44 | Rolling Stone Italia
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Perché è importante andare a vedere i June of 44

Una reunion imperdibile, attesa quasi vent'anni, con una band cardine della scena post-rock americana anni '90 che torna in Italia per pochissimi concerti. Si parte stasera alla Santeria di Milano

Perché è importante andare a vedere i June of 44

Dopo una reunion attesa quasi vent’anni, tornano dal vivo i June of 44. Nome cardine della scena post-rock statunitense, la band di Louisville suonerà questa sera alla Santeria di Milano, per poi far tappa al The Cage di Livorno (24/5), al Locomotiv di Bologna (25/5), all’Evol di Roma (26/5), a Osimo (28/5), in provincia di Ancona, al Loop Live Club, per arrivare a Bari, al Garage Sound (28/5), e infine Barcellona, destinazione Primavera Sound. Concerti imperdibili, nati sulla scia di una reunion quasi abbozzata – quella del maggio 2018, per festeggiare i trent’anni degli Uzeda – che tuttavia ha riportato Jeff Mueller e soci sui palchi, anche se solo per poche, selezionatissime, date.

Pennellate di noise, chitarre tirate all’estremo, terremoti ritmici, un tappeto dissonante per una voce aliena. Torna sul palco una band fondamentale per capire il suono che plasmò il rock anni ’90, un super gruppo composto da quattro musicisti che già prima del progetto June of 44 avevano contribuito a tratteggiare la prima bozza di un genere, il post-rock. Mueller coi Rodan, Sean Meadows con i Lungfish o i Sonora Pie, Doug Scharin con Codeine e Rex, Fred Erskine con gli Hoover.

Insomma, se stasera siete dalle parti di Milano e non volete perdervi uno dei concerti dell’anno – con tanto di tuffo di testa nel vortice nostalgico 90’s – sapete dove andare.

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