Per Jovanotti «altri quattro, cinque mesi di stampelle» dopo l’incidente in bici: tour rimandato? | Rolling Stone Italia
Una cosa che si balla

Per Jovanotti «altri quattro, cinque mesi di stampelle» dopo l’incidente in bici: tour rimandato?

Ospite di ‘Non è un paese per giovani’, ha parlato dei concerti previsti nei palasport tra febbraio e aprile 2024. Niente esibizioni da seduto: «Per me la musica è una cosa che si balla»

Per Jovanotti «altri quattro, cinque mesi di stampelle» dopo l’incidente in bici: tour rimandato?

Lorenzo Jovanotti in ‘Aracataca – Non voglio cambiare pianeta 2’ sul viaggio in bici in Sud America, su RaiPlay

Foto press

A luglio Jovanotti ha avuto un brutto incidente in bici mentre si trovava in vacanza nella Repubblica Dominicana, rompendosi femore e clavicola. «Una caduta da bischero, avevano rifatto l’asfalto e non avevano segnalato i dissuasori». È stato operato ed è rientrato in Italia dove sta raccontando su Instagram i suoi progressi con la fisioterapia e gli incontri con gli amici che vanno a trovarlo, da Saturnino a Gianni Morandi.

Ieri, ospite della trasmissione radiofonica Non è un paese per giovani di RaiRadio2, ha spiegato, che «adesso ho la gamba più corta di un centimetro e sette». Come il calciatore Garrincha, dice Tommaso Labate. «Anche Pantani», risponde Lorenzo, «che ha vinto il Tour de France e il Giro d’Italia nella stessa estate con una gamba di due centimetri più corta perché aveva avuto un incidente».

«Quando cadi e ti fai malissimo, come nel mio caso, all’inizio hai in circolo un po’ di endorfine e quindi nei primi minuti anche se mi avessero tranciato la gamba non me ne sarei quasi accorto», ha spiegato Lorenzo. «Poi ho guardato la gamba e ho visto che il piede era al contrario».

Tornato in Italia, un ortopedico gli ha detto «orco cane, ma qui si sono dimenticati di allinearti il femore». La convalescenza sarà quindi più lunga del previsto: «Mi hanno predetto altri quattro, cinque mesi di stampelle. Ne approfitterò, ho un sacco di cose in testa da mettere in ordine, ho libri da leggere, musica da immaginare, progetti da rimandare per poi fare meglio».

È quindi in forse la partenza del tour nei palasport, prevista ma non ancora annunciata per febbraio 2024. «Ne avevamo prenotati 40», ha detto Lorenzo dei palazzetti dove pensava di esibirsi tra febbraio e aprile. «Non siamo ancora in grado di dire se rimanderemo, ma penso di sì, prenderemo la decisione nelle prossime settimane. Sarebbe bello farlo, ma mi aspetta una lastra decisiva».

Non vuole esibirsi seduto come hanno fatto molti colleghi, come Dave Grohl, dopo incidenti alle gambe o come fa Ben Harper quando suona la lap steel. «Lo escludo, per me la musica è una cosa che si balla».

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