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Per Gene Simmons gli artisti sono trattati «peggio degli schiavi»

Il leader dei Kiss lo ha dichiarato al Congresso americano durante la discussione su una nuova legge che richiederebbe alle radio di pagare gli esecutori (e non solo gli autori) per l’utilizzo della loro musica

Per Gene Simmons gli artisti sono trattati «peggio degli schiavi»

Gene Simmons sul palco coi Kiss nel 2021

Foto: Kevin Mazur/Getty Images

Gene Simmons è stato chiamato ad esporre al Congresso americano su una possibile nuova legge che garantirebbe agli artisti pagamenti sicuri in relazione ai passaggi radio della loro musica.

The American Music Fairness Act, questo il nome della legge, richiederebbe alle radio di pagare gli artisti per l’utilizzo della loro musica. In questo momento, infatti, le royalty arrivano solamente agli autori dei brani e non a chi li esegue.

Davanti al Congresso, Simmons ha ricordato come grandi della musica come Frank Sinatra e Elvis Presley «non hanno mai guadagnato un penny» dalle radio. In un momento di appassionato entusiasmo, Simmons ha dichiarato che il sistema di oggi tratta gli artisti «peggio degli schiavi».

«Se sei contrario a questa legge, sei antiamericano», ha dichiarato Simmons. «Non puoi permettere che questa ingiustizia continui. Sembra una questione di poco conto… ma i nostri ambasciatori nel mondo sono Elvis e Frank Sinatra. E quando nel mondo scopriranno che non trattiamo bene le nostre star, e che le trattiamo peggio degli schiavi (gli schiavi almeno ricevono cibo e acqua)… Elvis, Sinatra e Bing Crosby non hanno ricevuto nulla per le loro performance. Questa situazione deve cambiare adesso».

«Come osiamo essere secondi alla Russia?» ha esclamato Simmons durante la sua testimonianza, facendo riferimento al fatto che in Russia (e in Cina), le radio pagano sia gli autori che gli esecutori dei brani. «Un paese guidato da un despota è in grado di pagare il nostro Re del Rock & Roll mentre noi restiamo a guardare senza pagare gli artisti di oggi e di domani?».

The American Music Fairness Act, oltre a Simmons, ha ricevuto, tra i vari, il sostegno di David Byrne, Randy Travis, Boyz II Men e Master P.

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