Paul McCartney ammette di essere stato razzista da giovanissimo | Rolling Stone Italia
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Paul McCartney ammette di essere stato razzista da giovanissimo

L'ex Beatle da ragazzino si serviva di termini offensivi per le persone di colore, ma era più un gioco che per fortuna è finito presto

Paul McCartney, 74 anni - Foto via Facebook

Paul McCartney, 74 anni - Foto via Facebook

Per Paul McCartney, crescere a Liverpool fra gli anni Cinquanta e i Sessanta ha significato anche essere immersi in un ecosistema più o meno consapevolmente razzista. Di recente, l’ex Beatle si è infatti sbottonato sulla sua adolescenza e sugli aspetti di cui va meno fiero.

«Quando ero un ragazzino, si era razzisti senza saperlo» ha detto al Mail On Sunday. «All’epoca era normale usare certe parole che non useresti ora».

Così, per la prima volta, Macca ha voluto lavare questa macchia via dalla coscienza andando dritto al nocciolo della questione: «Col tempo ci siamo resi conto di come si potessero sentire le persone a cui ci riferivamo. Non penso che prima però lo facessimo pensando alle altre persone, era più uno scherzo fra amici. Ma un bel giorno qualcuno te lo fa notare: “Beh, questo è denigrare…”. Nel mio caso, le persone di colore.»

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