Patrick Carney, round 3: i Black Keys contro Jack White | Rolling Stone Italia
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Patrick Carney, round 3: i Black Keys contro Jack White

Polemica, ma nemmeno tanta, contro l'ex White Stripes: "Uno stronzo che parla male di noi. Ma il vero problema sono i paparazzi"

Black Keys:Dan Auerbach e Patrick Carney

Black Keys:Dan Auerbach e Patrick Carney

Dopo aver reiterato il fastidio nei confronti di Justin Bieber e aver bocciato senza mezzi termini l’operazione postuma Xscape di Michael Jackson, è arrivato il momento del round 3 di “mazzate verbali” firmate Patrick Carney.

David Letterman ospita i Black Keys:

Il batterista dei Black Keys se la prende questa volta con Jack White, con il quale esiste una mutua antipatia da tempo: sia l’ex White Stripes che i due rocker abitano a Nashville, dove si racconta di un embargo nei confronti di Dan Auerbach da parte di White stesso, che pare gli abbia vietato l’ingresso a uno degli eventi presso la Third Man Records. In più ricorderete che all’epoca del suo divorzio da Karen Elson erano circolate email nelle quali Jack chiedeva alla ex moglie di ritirare i figli Scarlett e Henry dalla classe frequentata anche dalla bambina di Auerbach. Sottolineando che Auerbach lo copiava in tutto e per tutto.
Ora non è sorprendente che Carney sia dalla parte del compagno di palco. Nel numero di Rolling Stone USA ora in edicola chiama senza mezzi termini White “uno stronzo”. Ma ammette di condividere con il collega un nemico comune: i paparazzi e in particolare l’agenzia TMZ:

In realtà sono imbarazzato per lui. Non ho nulla contro White, davvero. E in privato abbiamo detto tutti delle cose infelici. Il divorzio è una cosa tremenda. E le cose private dovrebbero rimanere tali. Parliamo di TMZ? Sinceramente penso che dovrebbero vergognarsi di quello che fanno. Fanno i soldi trascinando nel fango anche persone che non hanno soldi, che non c’entrano niente, che non sono famosi. La loro posizione è che chiunque è una personalità pubblica? Beh, io non ci credo. Penso che sia un discorso valido se hai una visibilità forte, o se hai posizioni nette rispetto alla moralità, che ne so: un predicatore religioso che segretamente fa cose orrende. Ma se sei un cazzo di musicista rock, un cazzo di attore, una modella o qualcosa così… quello è semplicemente il tuo lavoro. Capisci? Non c’è niente di illegale in questo. Si tratta semplicemente di persone che vivono la loro vita, e a volte quella vita diventa complicata.

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E insiste: nemmeno i Black Keys stessi avrebbero dovuto sapere cosa pensa White di Auerbach: “Per quanto sia stato da stronzi dire certe cose, quella era una conversazione privata. Non ne posso tenere conto, e infatti non lo faccio. Sai che tragedia se tutto quello che diciamo in privato divenisse pubblico? C’è gente che non fa altro, annusare questo genere di cose. E invece non sono cazzi suoi”.