Doveva essere un album orientato al country e intitolato Lasso. Lana Del Rey ha poi cambiato idea, il progetto è diventato più Americana che country ed è stato ribattezzato The Right Person Will Stay, con la produzione di Luke Laird e Jack Antonoff (per un certo periodo si è pensato che si chiamasse Classic). Ora l’album ha un nuovo titolo: Stove.
Se non è uscito in primavera, come era previsto, è perché la cantante ha aggiunto altre sei canzoni. «Erano più autobiografiche di quanto pensassi e questo ha richiesto più tempo», spiega Del Rey in una nuova intervista concessa a W. «Buona parte dell’album avrà un tocco country. Otto anni fa, quando volevo realizzare un disco del genere, nessun altro pensava al country. Ora tutti fanno country! Mi sono chiesta: devo mettere da parte i miei stivali di pelle di serpente? Devo rimettere via i cappelli da cowboy?».
Nella stessa intervista Del Rey spiega che a un certo punto ha avuto anche l’idea di realizzare un disco di cover intitolato Country and Western composto da canzoni dedicate alla California («Adoro California Dreamin’ e California di Joni Mitchell!») e da pezzi country come Luckenbach, Texas, noto nella versione di Waylon Jennings. Il filo rosso: «Lo storytelling. Mi attraggono le canzoni che creano mondi, specialmente nel country».
Nell’intervista Del Rey parla anche del marito Jeremy Dufrene, che di lavoro porta i turisti a vedere gli alligatori per i bayou della Louisiana e a cui ha dedicato Stars Fell on Alabama (solo omonima dello standard portato al successo tra gli altri da Louis Armstrong), di quello che chiama parking-lot time («Passiamo un sacco di tempo nei parcheggi, leggendo o parlando in auto») e del fatto che cerca di «essere positiva: sogno una grande famiglia e una vita felice, mi sono messa alle spalle il rumore per cercare l’amore. E l’ho trovato».











