Olivia Dean furiosa per i prezzi «ignobili» dei biglietti, i fan ottengono un rimborso | Rolling Stone Italia
Stop ai bot

Olivia Dean furiosa per i prezzi «ignobili» dei biglietti, i fan ottengono un rimborso

Qualcosa si muove: negli Stati Uniti un giudice ha deciso che i fan di Taylor Swift possono portare in tribunale Ticketmaster e Live Nation, in Inghilterra si lavora a eliminare ogni sovrapprezzo nel mercato secondario

Olivia Dean furiosa per i prezzi «ignobili» dei biglietti, i fan ottengono un rimborso

Olivia Dean

Foto: Jack Davison

«Ticketmaster, Live Nation, AEG, state offrendo un servizio disgustoso. Permettete che i biglietti siano venduti a prezzi ignobili contrariamente a ogni nostro desiderio. La musica dal vivo dovrebbe essere accessibile e alla portata di tutti, e dobbiamo trovare un nuovo modo per renderlo possibile. Potete fare di meglio».

L’inglese Olivia Dean non è un’artista indipendente, ma una cantante mainstream. E forse anche per questo il suo attacco ai colossi dei concerti ha fatto notizia. E ha ottenuto un effetto. Dopo che la cantante di The Art of Loving (che il 22 maggio 2026 sarà al Carroponte di Sesto San Giovanni, vicino a Milano) si è lamentata dei prezzi «ignobili» che i biglietti raggiungono sul mercato secondario, i fan hanno ottenuto un rimborso parziale da Ticketmaster. Qualcosa di simile era successo quando si era impuntato Robert Smith dei Cure.

Al centro di storie come queste c’è il secondary market, il mercato secondario dove in caso di sold out, come quelli veloci e clamorosi che si sono visti negli ultimi anni a cui hanno contribuito bot e bagarini, i biglietti sono venduti a prezzi esorbitanti. Chi difende il mercato secondario afferma che è un modo per offrire al pubblico la possibilità di vedere concerti a cui altrimenti non avrebbe accesso, data la richiesta. Per chi lo osteggia è solo un modo per lucrare sulla passione dei fan.

Ticketmaster ha reagito all’invito di Dean a «fare di meglio» in due modi: «Stiamo fissando un tetto ai prezzi di rivendita dei prossimi biglietti per il tour di The Art of Loving sulla nostra piattaforma e rimborseremo i fan del sovrapprezzo che hanno già pagato ai rivenditori su Ticketmaster».

Dean ha diffuso la notizia scrivendo che a tutti gli artisti «dovrebbe essere garantita la possibilità di fissare come tetto massimo il prezzo nominale affinché la musica dal vivo resti accessibile. Il mercato secondario dei biglietti è uno spazio di sfruttamento senza regole. Facciamo parte dell’industria musicale e quindi abbiamo la responsabilità di proteggere il pubblico e le nostre comunità».

Nel frattempo, negli Stati Uniti 350 fan di Taylor Swift hanno ottenuto una prima, piccola vittoria su Live Nation e Ticketmaster. Un giudice della Corte distrettuale di Los Angeles ha stabilito che la causa che hanno intentato nei confronti dei due colossi è ammissibile. I fan americani di Swift sostengono che Live Nation e Ticketmaster hanno violato la legge antitrust costituendo un monopolio di fatto sul mercato dei biglietti (il giudice ha però respinto la parte della causa relativa a frode e negligenza).

Nel Regno Unito, intanto, il governo sta lavorando a una legge che renderà impossibile rivendere i biglietti dei concerti (e degli eventi in generale, anche quelli sportivi) a un prezzo superiore a quello nominale. La norma deve essere ancora messa a punto e votata, ma il governo si è impegnato a farla approvare.