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Nuova causa per Lizzo e le sue collaboratrici: una fashion designer le accusa di molestie sessuali e razziali

La risposta del portavoce della popstar: «È una azione legale assurda che viene da un avvocato cerca-cause e da una persona che non ha mai incontrato, né parlato con Lizzo»

Nuova causa per Lizzo e le sue collaboratrici: una fashion designer le accusa di molestie sessuali e razziali

Lizzo

Foto: Rob Latour/Shutterstock

Altra causa in vista per Lizzo e il suo team. Dopo le accuse avanzate da tre ex ballerine, accuse che la cantante ha respinto, la fashion designer Asha Daniels ha depositato una causa contro la popstar e il suo team colpevoli secondo lei di aver creato «un ambiente di lavoro pericoloso e sessualizzato». La donna è rappresentata dallo stesso avvocato delle ballerine.

Le nuove accuse: molestie sessuali e razziali (quest’ultimo è illecito codificato negli Stati Uniti), discriminazione di persona disabile, licenziamento per ritorsione, aggressione. Oltre a Lizzo, vengono citate la capo-costumista Amanda Nomura e la tour manager Carlina Gugliotta.

Asha Daniels ha lavorato al tour del 2013 di Lizzo contribuendo a ideare i costumi delle sue ballerine. Buona parte delle accuse non sono rivolte alla cantante, ma a Nomura. Si parla di «commenti razzisti e grassofobici» e degli aggettivi «stupide, inutili, grasse» che avrebbe usato nei confronti delle lavoratrici afroamericane. Secondo Daniels, Nomura avrebbe detto che «“ucciderei quella stronza” in caso una persona avesse messoin pericolo il suo lavoro».

Il management di Lizzo sarebbe stato a conoscenza di tali comportamenti. La tour manager Carlina Gugliotta avrebbe chiesto a Daniels di registrare Nomura a sua insaputa, ma «la querelante non l’ha fatto» in quanto convinta che fosse «un comportamento non etico e forse illegale».

Daniels sarebbe stata anche «costretta a subire molestie sessuali da parte del management di Lizzo», essendo parte di un gruppo di 30 persone a cui sono state mostrate «immagini esplicite e inquietanti di genitali maschili». Nomura è anche accusa di aggressione nei confronti di Daniels. Alla fine, la fashion designer sarebbe stata «licenziata improvvisamente» dal tour.

«A causa dell’ambiente di lavoro razzista e sessualizzato, e dei requisiti fisici irragionevoli richiesti», Daniels «ha sofferto di attacchi di anzia e di panico. Anche dopo il tour, continua a soffrire di ansia e stress post-traumatico; soffre di emicrania, tic oculari e distorsioni oculari indotte dall’emicrania, di nebbia cognitiva e affaticamento».

Secondo Ron Zambrano, l’avvocato che rappresenta Daniels, «il capo è Lizzo e quindi la responsabilità è sua. Durante il tour ha creato un ambiente di lavoro sessualizzato e con elementi razzisti. Il suo staff lo considera un’approvazione di tali comportamenti e continua senza alcun controllo. Lizzo sapeva che cosa stava accadendo, ma ha scelto di non porre fine a una condotta disgustosa e illegale, partecipandovi anzi in prima persona».

Le accuse sono arrivate mentre Lizzo riceveva l’Humanitarian Award dalla Black Music Action Coalition. «Ne avevo bisogno in questo momento», ha detto ieri sera, nel discorso di ringraziamento. «Dio ha un tempismo impeccabile». Questo il commento di Stefan Friedman, portavoce di Lizzo: «Mentre Lizzo riceve l’Humanitarian Award per l’incredibile lavoro di beneficenza svolto, un avvocato cerca-cause tenta di sporcarne la reputazione reclutando una persona che non ha mai incontrato, né parlato con Lizzo al fine di intentare una causa fasulla e assurda. Presteremo a questa vicenda tutta l’attenzione che merita: nessuna».

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