A pochi giorni dall’annuncio del documentario sullo storico concerto degli Oasis a Knebworth e dalle sue parole su un’eventuale reunion della band, Noel Gallagher è tornato a parlare in un’intervista. Ospite di The Live Revival, un documentario di Sky Arts dedicato ai locali inglesi a rischio chiusura per la pandemia, il chitarrista ha parlato delle carenze tecniche del gruppo, delle misure del governo britannico per la musica live e della sua passione per il Manchester City.
«Ancora oggi sono fottutamente scarso su qualsiasi aspetto tecnico», ha detto. «Non so guidare, non so nuotare, sono una merda in un sacco di cose a parte fumare erba e parlare del Manchester City». Il chitarrista ha spiegato che le carenze tecniche erano un problema comune a tutti gli Oasis, che salivano sul palco con la paura di un eventuale problema. «Ci dicevamo: che succede se gli si rompe la corda del basso? Sarebbe fottuto!».
The second episode of #TheLiveRevival, which celebrates UK grassroots venues, goes out tonight (27th May) at 9pm BST on #SkyArts.@skytv pic.twitter.com/FVUPPjdeVd
— Noel Gallagher (@NoelGallagher) May 27, 2021
Per quanto riguarda le misure di sostegno del governo UK per la musica dal vivo, Noel è tutto meno che soddisfatto: «Nessuno ha detto qualcosa sul fottuto mondo della musica, non c’è stato neanche un segno», ha detto. «Si parla solo di sport e di uscire nei parchi. Cosa succede alla musica? È una cosa importantissima, la gente la vive, la respira».