Noel Gallagher racconta il nuovo album: «Mi sono ispirato a Kanye» | Rolling Stone Italia
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Noel Gallagher racconta il nuovo album: «Mi sono ispirato a Kanye»

L'ex Oasis ha raccontato il lavoro in studio per il suo terzo album solista ‘Who Built The Moon?’

Quando Noel Gallagher ha suonato per la prima volta i demo grezzi dei nuovi brani al producer David Holmes all’inizio dell’anno, Holmes gli disse che suonavano già come delle canzoni fatte e finite. «È stato uno shock per me, perché io credevo di non aver nemmeno iniziato», ha rivelato Gallagher durante l’intervista a Rolling Stone a Los Angeles. «Holmes mi ha detto, “puoi finire quel disco, ma se vuoi fare un disco con me, dobbiamo ricominciare tutto da capo”».

L’ex chitarrista degli Oasis ha raccontato che la prima volta in cui è entrato nello studio di Holmes a Belfast per iniziare a registrare il nuovo album dei suoi High Flying Birds, intitolato Who Built the Moon?, il produttore gli ha chiesto di non portare in sala di registrazione nessuna canzone, nemmeno un abbozzo, ma piuttosto un paio di chitarre e tanti pedali.

Gallagher ha inoltre raccontato che per 18 mesi lui e Holmes hanno passato la maggior parte del tempo a parlare e ad ascoltare musica piuttosto che a registrare. «Tutto l’album è nato chiacchierando e ascoltando dischi», ha detto. «Una volta mi ha detto, “credo dovresti fare roba del genere” e ha messo su un cazzo di disco jazz francese. Io ero basito “Cosa? Davvero? Ooh la la”».

Noel Gallagher registrava quindi alcuni frammenti di musica prima che Holmes lo fermasse dicendo, “questo suona un po’ Oasis”. «Io allora rispondevo “Fottutamente buono no?” e lui “Beh, si ma prova qualcosa di diverso”. Io cazzeggiavo con la chitarra per un’altra ora e mezza e allora lui diceva, “Inizia a suonare come gli High Flying Birds adesso” e a quel punto io rispondevo ‘È fottutamente buono uguale no?” e lui “No, prova qualcosa di diverso”. E alla fine qualcosa di diverso è venuto fuori”.

Gallagher ha anche parlato di come Kanye West abbia influenzato Fort Knox, la strumentale psichedelica con cui si apre l’album. «Il giorno che Kanye ha pubblicato quella canzone Fade, mi è esploso il fottuto cervello. Sono andato in studio e ho detto “Wow, hai sentito la cazzo di canzone di Kanye?… ho sempre amato la sua Power». Holmes gli disse di aver scritto una traccia che la ricordava. «Io a quel punto ho detto “Cosa? È un cazzo di scherzo? Non sono un rapper”. Lui aveva l’idea di “fingere di scrivere una traccia per Kanye e mandargliela”. È andata così, mentre componevamo dicevo “È incredibile. Non la manderemo a Kanye”. La ragione per cui non c’è una parte di voce è perché pensavamo di mandarla a Kanye ma poi [mostra il dito medio] che si fotta».

Per una nuova canzone intitolata Beautiful World Gallagher ha reclutato la cantante francese Charlotte Marionneau per registrare un parlato. Gallagher voleva ricreare un sample di jazz francese anni 50 che non era riuscito a pulire, di una donna che chiede agli spettatori durante uno spettacolo di rimanere seduti ai propri posti.

«Nessuno in studio sa parlare francese per cui nessuno sapeva cosa cazzo stesse succedendo». Marionneau ha cantato «una lista per la fine del mondo. Io non ero d’accordo su come stava venendo», ha confidato Gallagher, ammettendo di aver riscritto il testo della canzone. «Le persone più gasate da questa cosa sono stati i ragazzi della mia etichetta in Francia, “Diventerai davvero famoso in Francia”. Fantastique.»

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