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No, Lana Del Rey non ha giustificato Trump per l’attacco al Campidoglio

Una sua frase è stata estrapolata da un’intervista alla BBC e lei s’è arrabbiata parecchio, spiegando che ha votato per Biden e che il presidente uscente soffre di sociopatia e narcisismo. Ecco la storia

No, Lana Del Rey non ha giustificato Trump per l’attacco al Campidoglio

Lana Del Rey

Foto: un particolare della copertina del singolo 'Chemtrails over the Country Club'

Lana Del Rey è quella cantante che fra una polemica e l’altra pubblica canzoni. Un paio di giorni fa ha rivelato su Instagram trackist e copertina del nuovo album Chemtrails over the Country Club dov’è ritratta con alcune amiche. L’ha accompagnata con un commento sulla diversità delle persone che frequenta.

«In 11 anni di lavoro sono sempre stata inclusiva anche senza nemmeno dover tentare d’esserlo consciamente. I miei migliori amici sono rapper, i miei ex erano rapper», ha scritto in quella che è sembrata a molti una scusa non richiesta, figlia probabilmente delle accuse di razzismo che le sono state mosse in primavera. «I miei amici più cari sono di tutti i tipi, quindi prima che facciate commenti sui problemi con donne e persone di colore, sappiate che non sono ad assaltare la capitale, ma sto cercando di cambiare il mondo mettendo sul tavolo la mia vita e i miei pensieri e il mio amore».

La polemica sulle sue intenzioni si stava gonfiando quando Del Rey ha pubblicato il video della canzone che dà il titolo a Chemtrails over the Country Club. La parola è tornata alla musica solo per poche ore. La cantante ha infatti concesso un’intervista a Annie Mac di BBC Radio 1. Oltre ad affrontare il discorso dell’inclusività («Ancor prima di pubblicare la copertina sapevo cosa avrebbe detto la gente e così, quando hanno iniziato a dire quello cose, ho risposto che avrò sacco di problemi, ma non l’inclusività») ha parlato di Trump e dei fatti del 6 gennaio.

«Io, i miei amici, la mia famiglia non facciamo parte di quelli che hanno preso d’assalto il Campidoglio. Abbiamo votato Biden», ha detto, chiamando Trump un riflesso dei maggiori problemi del mondo: sociopatia e narcisismo. Ha detto in particolare che «per quanto sia tremenda, la follia di Trump doveva accadere. Avevamo davvero bisogno di vedere riflessi i problemi più grandi del nostro mondo, e non parlo del cambiamento climatico, ma di sociopatia e narcisismo. Soprattutto in America. Questa cosa distruggerà il mondo. Non il capitalismo, ma il narcisismo. Strano che non abbiamo avuto prima un pazzo psicopatico come presidente, perché è quello che vediamo in TV e su Instagram».

Il sito Complex e altri media hanno citato il passaggio in cui Del Rey, oltre a parlare delle manie di grandezza di Trump, afferma che il presidente non era conscio di incitare la rivolta. Titolo dell’articolo: “Lana Del Rey non crede che Donald Trump abbia incitato intenzionalmente l’assalto al Campidoglio”.

In alcuni tweet e in un video postato su Instagram, la cantante ha reagito dicendo che la citazione è tratta da un discorso più ampio: «Il punto di quel che ho detto è che questo governo è il riflesso della sociopatia e del narcisismo» del Paese e che «a causa della totale mancanza di empatia, può essere che Trump non capisse che cosa stava facendo» quando ha incitato l’assalto al Campidoglio.

 

 
 
 
 
 
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Il videomessaggio su Instagram è accompagnato, oltre che dalla sigla GFYS (go fuck yourselves) dalla caption «parliamone e liberiamoci di questa cosa». Fino alla prossima canzone o alla prossima polemica.

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