Rolling Stone Italia

Nicki Minaj non ha plagiato Tracy Chapman

Secondo un giudice della Virginia, il sample di ‘Baby Can I Hold You’ usato in ‘Sorry’ è “fair use”. «Non possiamo impedire agli artisti di sperimentare con opere già esistenti, limiteremmo la creatività»

Foto: Dimitrios Kambouris/Getty Images for Marc Jacobs

A ottobre 2018 Tracy Chapman ha denunciato Nicki Minaj per aver usato senza permesso la sua Baby Can I Hold You in un sample di Sorry. Ieri un giudice della Virginia ha stabilito che l’accusa era infondata, e che quello di Nicki Minaj non è configurabile come plagio.

La decisione del giudice protegge chi sviluppa nuove canzoni sulla base di materiale esistente. «Gli artisti sperimentano spesso con altre opere prima di chiedere la licenza a chi ne detiene i diritti, che a sua volta chiede di poter valutare un prodotto finito prima di concederli», ha scritto il giudice. «Se una sentenza dovesse sradicare una pratica così comune, la creatività e l’innovazione nell’industria musicale verrebbero limitate».

Minaj ha scritto Sorry nel 2017 insieme Nasir Biin Olu. All’inizio non era consapevole che il brano fosse basato su un sample di Baby Can I Hold You, e quando l’ha scoperto ha chiesto a Chapman i diritti. La cantautrice ha rifiutato più volte, e il brano è stato escluso dall’album Queen. Poi, quando un dj newyorkese l’ha trasmesso in diretta radio, Chapman ha deciso di fare causa.

All’inizio del processo gli avvocati di Minaj avevano detto che l’accusa avrebbe dovuto «far venire un brivido lungo la schiena a chiunque lavori nell’industria dell’intrattenimento», e che nel mondo hip hop «gli artisti vanno in studio e sperimentano con dozzine di beat e melodie, prima di trovare la combinazione giusta». Chiedere i diritti all’inizio del processo creativo «imporrebbe un peso economico e burocratico che costringerebbe tutti i creatori ad abbandonare il progetto». Il giudice ha confermato questa impostazione, e ha specificato che quello di Sorry è fair use.

Iscriviti