Neil Young: «I miei fratelli neri hanno sofferto abbastanza» | Rolling Stone Italia
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Neil Young: «I miei fratelli neri hanno sofferto abbastanza»

«Joe Biden sarà probabilmente il nostro prossimo leader», ha scritto il cantautore sul suo sito, «riporterà empatia e compassione alla Casa Bianca»

Neil Young: «I miei fratelli neri hanno sofferto abbastanza»

Neil Young

Foto: Richard Isaac/Shutterstock

A pochi giorni dalla pubblicazione di una versione acustica di Southern Man, Neil Young ha pubblicato sul suo sito una lettera intitolata “Speranza” in cui parla di cosa sta accadendo negli Stati Uniti.

«Abbiate speranza», scrive il cantautore. «Sento il cambiamento… Sappiamo che le vite dei neri sono importanti. Il mio cuore è con tutte le famiglie che hanno sofferto, tutte le famiglie nere della storia americana. Siamo di fronte a un passaggio epocale. Siamo tutti insieme, tutti i colori nelle strade. Sappiamo che la nostra missione è giusta per l’America e per l’umanità».

«Sono un vecchio uomo bianco, ma non mi sento minacciato dai miei fratelli neri», continua. «Sono i benvenuti, così come le mie sorelle. Dobbiamo affrontare le nostre insicurezze da bianchi. Io non le sento affatto (ne ho già abbastanza in altri ambiti). Sono con i miei fratelli. Voglio un mondo migliore per tutti… i neri hanno sofferto abbastanza».

Successivamente, Young affronta l’argomento Trump. Suona assurdo, ma il presidente è un fan della musica del cantautore, e l’ha visto in concerto più di una volta. «Ha qualcosa di davvero speciale», ha detto a Rolling Stone USA nel 2008. «Ho ascoltato la sua musica per anni… ha una voce perfetta e inquietante».

Durante la campagna per le presidenziali del 2016, Trump ha messo Rockin’ in the Free World in moltissimi comizi. Non ha smesso neanche di fronte alle numerose lamentele di Young, che non lo apprezza in nessun modo neanche ora che è presidente.

«Credo che sia responsabile di molto del disagio che sentiamo oggi, ha alimentato la rabbia, ci ha messi uno contro l’altro per il suo tornaconto politico», scrive il cantautore. «Alla fine, è solo un pessimo leader che costruisce muri attorno alle nostre case. Credo che presto resterà senza potere, e spero che la sua prossima vita vada meglio. Quest’uomo triste non distruggerà il sogno americano. Adesso vede il suo potere sfuggirgli tra le dita insieme al supporto del suo stesso partito. Ed è solo l’inizio della sua fine. Spero che sia lui che la sua famiglia vivano questa transizione al sicuro».

Durante le ultime primarie del Partito Democratico, Young ha supportato Bernie Sanders e inizialmente aveva accolto la candidatura di Joe Biden con scetticismo. «Sarà il nostro prossimo leader, e riporterà empatia e compassione alla Casa Bianca», dice ora il cantautore. «Che il Grande Spirito sia con te, Joe Biden. Spero che il vice presidente sarà Stacey Abrams, ma mi farò andare bene chiunque. Stacey è la mia preferita, ma tutti i candidati sono buoni. Che il grande spirito sia con Joe Biden anche in questa scelta».

Young ha passato gli ultimi mesi in quarantena in Colorado, nella casa che condivide con la moglie Daryl Hannah, e insieme hanno organizzato cinque Fireside Sessions. Il 19 giugno uscirà Homegrown, il disco perduto che ha registrato 45 anni fa. Ne abbiamo parlato qui.

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